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14.01.2009 Appello per la
collaborazione fra India e Pakistan
di Giovanni De Sio Cesari
Lahore (Pakistan). Molte organizzazioni
della società civile fra le quali l’HRCP (Commissione per i diritti
umani del Pakistan) hanno inviato un pressante appello per un'azione
comune fra i governi indiano e pakistano nella lotta al terrorismo e
soprattutto a non violare l’integrità territoriale, una dell’altra,
con il rischio di una guerra catastrofica.
Invitano in
particolare il governo del Pakistan a non illudesi che una posizione
intransigente e di non collaborazione con l’India aiuti ad aumentare
la coesione nazionale, o che possa da solo combattere efficacemente
il terrorismo.
Mostrano inoltre preoccupazioni per le
condizioni di vita dei civili nelle regioni nelle cosiddette aree
tribali (Federally Administered Tribal Areas (FATA) che di fatto
sfuggono al controllo governativo e nelle quali operano gruppi
armati nella completa impunità e nella totale assenza di controllo.
Dopo gli attentati di Mumbai, le relazioni fra Pakistan e
India hanno avuto momenti di tensione estrema che hanno portato i
due paesi sull’orlo di una guerra aperta, tanto che i due paesi
hanno ammassato forti contingenti ai confini.
Tuttavia
ambedue i governi hanno poi anche smorzato le tentazioni dei
militari, in particolare di quelli indiani, di colpire i terroristi
direttamente nel territorio pakistano.
Le tensioni sono poi
ancora salite quando l’India ha mostrato quelle che asserisce essere
prove certe e sicure del coinvolgimento del Pakistan negli attentati
mentre quest’ultimo nega invece l’evidenza delle prove.
Nella foto: il check point di Wagah sul confine tra i due
Paesi (traveljournals.)
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