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05.01.2009 Sri Lanka:
accuse di crimini di guerra
di
Giovanni De Sio Cesari
Domenica, 4 gennaio 2008: fonti Tamil accusano le
autorità singalesi di crimini di guerra affermando che l’esercito ha
colpito civili Tamil durante le feste natalizie, e hanno imposto uno
stretto embargo economico, alimentare e medico nelle aree di
guerra.
Dichiarano che “non si tratta solo di crimini di
guerra condannati dalla convenzione di Ginevra ma anche di
genocidio” che la polizia starebbe perpetrando nei confronti del
popolo Tamil.
Si lamenta anche l’aiuto prestato, sotto vari
pretesti, al governo e, soprattutto, il quasi assoluto disinteresse
della comunità internazionale per gli avvenimenti singalesi.
Effettivamente uno dei più lungi e sanguinosi conflitti dei
nostri tempi, che è costato fino ad ora la vita a ben 70.000
persone, ha destato scarsissimo interesse nell’opinione pubblica
mondiale probabilmente perché non coinvolge le grandi potenze o
grandi interessi.
Da secoli nello Sri Lanka, convivono due
distinte popolazioni: i Singalesi e i Tamil. I primi, in
maggioranza, per l’ 85%, parlano una lingua indoeuropea (come
nell’India settentrionale), sono di religione buddista, gli unici
nel sub continente ad averla conservata anche se molti sono
cristiani (gli immigrati singalesi in Italia sono in grande
maggioranza cattolici e sono assistiti da un clero nazionale).
I Tamil sono una minoranza del 15% (in India è stanziato il
grosso dell’etnia), parlano una lingua dravidica (cioè dei popoli
stanziati in India prima dell’invasione degli arii) e professano
l’induismo.
L’isola fu governata dal 1500 dagli europei,
prima Portoghesi, poi Olandesi e infine Inglesi. Quando nel ‘47 gli
Inglesi concessero l’indipendenza, analogamente a quanto avveniva in
India fra mussulmani e induisti, sorsero i problemi di convivenza
fra Tamil induisti e singalesi buddisti. La situazione si aggravò
durante il governo della Bandaranaike: i Tamil si sentirono sempre
più discriminati ed emarginati, specialmente nel campo
dell’educazione e degli uffici pubblici e cominciarono a richiedere
un proprio stato indipendente.
La situazione precipitò
quando, nei disordini che seguirono a un attacco a soldati singalesi
da parte di ribelli Tamil, in soli tre giorni, un migliaio di Tamil
furono uccisi.
Si è formata il Ltte (Liberation Tigers of
Tamil dell’Eelam che è una regione al nord dell’isola).
Si
sono avuti una lunghissima serie di attentati e anche di attentatori
suicidi che sono ancora più diffusi nello Sri Lanka che nei paesi
islamici con le relative repressioni a volte sanguinose e
indiscriminate dell’esercito governativo.
Nel 2001, i Tamil
e il governo hanno firmato insieme una tregua, con la mediazione
della Norvegia, ma non si è giunti purtroppo alla auspicata
pacificazione.
Le Tigri hanno costituito di fatto una
proprio stato indipendente nel nord dell’isola con propri organi
amministrativi giudiziari e militari, stato che però non ha
riconoscimento internazionale (analogamente a quanto avviene per lo
stato turco di Cipro).
Qualche giorno fa, fu conquistato
Kilinochchi la capitale Tamil che era considerata il principale
bastione del Ltte.
----------------------------------------------------------- Note ----------------------------------------------------------- Nella foto, tratta dal sito del LTTT: funerale di tre
studenti Tamil uccisi.
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