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26.12.2008 Pechino: messa
di Natale nella cattedrale di
Giovanni De Sio Cesari
La cattedrale di Pechino, dedicata
all’Assunta e antica di quattro secoli è stata gremita per la messa
di Natale. Circa 1.500 fedeli hanno trovato posto all’interno mentre
un numero doppio ha seguito la messa, nella gelida notte di Pechino,
attraverso maxi schermi posti fuori.
Ying Mulan, un
responsabile della chiesa, ha dichiarato di aver potuto distribuire
solo 4.000 biglietti necessari per accedere ma che ha avuto
richiesta per un numero almeno doppio.
La stampa cinese ha
dedicato spazio all’avvenimento.
In un editoriale sul
“Quotidiano del popolo “anzi si fa il confronto fra il diffondersi
di pratiche consumistiche legate alla tradizione di Santa Claus e
fatti effettivamente religiosi come la messa.
Con i primi la
Cina mostra di inserirsi nella civiltà contemporanea con una
dimostrazione della sua apertura al mondo esterno dopo millenni di
isolamento. Con il secondo si evidenzia che avvenimenti come questi
mostrano, con i fatti, che in Cina esiste veramente la libertà
religiosa anche se il governo promuove ufficialmente
l’ateismo.
Quello però che la stampa cinese tace è che la
chiesa cattolica cinese attualmente è divisa in due chiese che si
definiscono ambedue cattoliche: una fedele al Papa e non
riconosciuta dalle autorità e un’altra denominata Chiesa Cattolica
Patriottica che rifiuta il rapporto con il Papa ed è riconosciuta
dalle autorità. Il fatto non deriva da uno scisma religioso ma da
cause solamente politiche per comprendere le quali occorre fare un
passo indietro nella storia cinese. Con l'avvento del Comunismo nel
1949 si ebbe una lotta generale alle religioni. In particolare il
governo cinese promosse nel 1957 una Chiesa Cattolica Patriottica
che rompesse ogni rapporto con Roma vista come una alleata del
capitalismo e degli americani. In parte i cattolici Cinesi
resistettero e subirono feroci persecuzioni, in parte si piegarono
alle circostanze, riuscendo stentatamente a sopravvivere. Il dramma
si ebbe però soprattutto durante la Rivoluzione Culturale: qualsiasi
attività religiosa collettiva di qualunque fede fu impedita; tutte
le chiese e cappelle cristiane furono sequestrate ed adibite alle
più diverse attività (magazzini, fabbriche), i preti e i vescovi
furono inviati in campi di lavoro spesso in regioni remote ed in
attività molto pesanti, le suore costrette a ritornare in famiglia,
fu devastato quanto poteva essere distrutto e non serviva ad altro
(perfino i cimiteri e le lapidi). Questa distruzione di tutto ha
coinvolto, anche se con diversa gravità, tutte le Chiese cristiane e
tutte le religioni. Con Deng Xiaoping alla fine degli anni settanta,
la Cina iniziò a voltare decisamente pagina avviandosi a una
economia di mercato che oggi permette alla Cina incredibili tassi di
sviluppo. Ufficialmente, però, il marxismo maoista è ancora la
ideologia di stato anche se è esso è ormai lontano dalla Cina
moderna, tutta immersa in una economia di mercato. In questo
contesto la Cina non ha mai abbandonato l'ateismo ufficiale.
Tuttavia con il nuovo corso pragmatico della politica cinese anche
se non si è giunti a una normalizzazione con il Papa tuttavia la
libertà religiosa dei cristiani è molto più ampia. Negli anni ‘90 la
Chiesa Cattolica è risorta, la vita collettiva è ripresa. Gli
edifici ecclesiastici sono stati in buona parte , anche se con molta
lentezza, restituiti; i seminari hanno ripreso a funzionare; le
vocazioni al sacerdozio o alla vita religiosa, a quanto pare, sono
riprese con un ritmo simile a quello di molti paesi del cosiddetto
terzo mondo; la Bibbia viene stampata e diffusa per canali interni;
aiuti economici consistenti per nuove strutture (tipografie,
edifici) arrivano in qualche modo dall’estero – dalle fondazioni e
dagli ordini religiosi – anche se la Chiesa è complessivamente
povera ed i cristiani sono prevalentemente presenti nelle campagne
ed esterni ai grandi fenomeni di sviluppo di questi anni.
Secondo le statistiche cinesi ufficiali vi sono nel paese 21
milioni di cristiani e sono state stampate 50 milioni di bibbie, 600
chiese sono state restaurate ogni anno dai tempi della riforma di
Deng Xiaoping.
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Note ----------------------------------------------------------- Foto Xinhua:.coro della cattedrale di
Pechino
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