Pubblicato in Italianotizie 12/07/16  Home       

Fallito colpo di stato in Turchia

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

Dopo alcune ore di incertezza  in cui sembrava riuscito, il colpo di stato in Turchia è fallito.  Nel passato molte volte l’esercito era intervenuto  nella vita politica turca rovesciando il governo legale ma sempre senza vera resistenze e quindi senza vittime. Questa volta però si è trovata di fronte la polizia che negli ultimi anni è diventata una specie di mlizia armata del partito di Erdogan  : molto poco democratico ma molto efficace per opporsi all’ennesimo colpo di stato militare

I soldati invece sono giovani di leva che non condividono mentalità e privilegi  della classe  militare e che quindi non se la sono sentita di sparare sulla folla  disarmata che manifestava  il suo appoggio a Erdogan Si sono viste scene simili a quelle del fallito colpo di stato in Russia :  soldati che invece di sparare uscivano  dai carri armati e fraternizzavano con la folla

D’altra parte a livello internazionale  gli alleati, europei e americani, avevano fatto intendere chiaramente la loro contrarietà al colpo  preoccupati per una  instabilità in Turchia dalle  conseguenze imprevedibili 

Il colpo di stato nasce dalle obiettive gravi difficolta e contraddizione in cui si dibatte Erdogan.  Innanzitutto il miracolo economico turco che si era manifestato nei primi anni del governo di Erdogan (ma non per merito di Erdogan) si è molto rallentato e poi sembra  esaurirsi quasi Si tratta pero di un fenomeno  comune a molti altri paesi  emergenti . Sul piano democratico Erdogan ha preso sempre piu un atteggiamento  autoritario intimidendo la opposizione con arresti, condanne e violenze contro  tutti gli oppositori. Sul piano politico l’eterna questione curda che sembrava a  un certo momento avviata a soluzione è riesplosa nuovamente e sanguinosamente. In conseguenza non ci sono piu assolutamente  i requisiti minimi per una integrzione nella Unione Europea a cui i Turchi tengono tantissimo 

 In politica estera  la Turchia ritrovando  la sua ispirazione islamica  si è impegnata  nelle vicende mediorientali che invece prima aveva praticamente ignorato Per solidarieta  sunnita è diventata quindi nemica  di Assad, sentito come espressione degli sciiti e appoggiato dall’ Iran  ma Assad appoggiato dai Russi resiste e anzi  recupera.  E venuto quindi in contrasto con la Russia fino all'abbattimnto di un suo aereo militare. Di fronte all’ ISIS ha mantenuto un atteggiamento ambiguo permettendo passaggio di  rifornimenti  e vlontari volontari  nel timore soprattutto della formazione e consolidamento di uno stato   curdo.  richiamo irresistibile  per i curdi di Turchia e inoltre  l’ISIS combatte contro Assad e gli sciiti di Iraq-  Questo ha portato Erdogan a uno scontro  sotterraneo con gli occidentali estremamrente  preoccupati per l’espandersi del Jihad. Quando poi Erdogan ha cercato di rettificarre la politica estera riavvicinandosi a Occidentali e Russi chiudendo la frontiera  allora il jihadismo ha colpito duramante con un attantato spettacolare che ha messo gravemente in crisi il settore turistico.  molto importante per la economia turca

Quindi una serie di difficolta e fallimenti  impressionanti che da fiato avviamente alle opposizioni con ulteriore involuzione autoritario del governo

L’esercito allora ha ritenuto di poter tornare a giocare il ruolo che ha sempre avuto  nel passato La Turchia moderna infatti è una creazione dell’esercito  guidato d aMustafa Kemal, chiamato per questo Ataturk (padre dei Turchi) Anche quando lascio il potere ai civili nel 1946 comunque mantenne una tutela generale ponnndosi in particolare come garante della laicità dello stato  dell Ataturk  (invero eccessiva molto illiberale ) con ben quattro colpi di stato in quaranta  anni  

 

Valutando gli avvenimenti dal punto di vista  del timore occidentale   del jihadismo mi pare che non ci siano dubbi  da che parte satre : da quella  di Erdogan, senza dubbio, malgrado tutti i suoi errori e la mancanza di democraticità,   comunque è il presidente eletto ed ha un appoggio ampio

Il crollo di Erdogan darebbe una spinta  enorme al  jihadismo in tutto il Medio Oriente. Ricordo che  quando Morsi  governava in Egitto  il jihadismo fu ai minimi storici, quasi   sul punto di sparire e che il colpo di stato di al Sissi lo ha rimesso in circolo

Il fatto è che l’islam è molto sentito in M O: un governo che si proclama di ispirazione islamica assorbe  le spinte estremiste  mentre un colpo di stato che lo abbatte con la forza  dimostra che non esiste una  via democratica e  pacifica per l’islam e quindi  non rimane altro che il jihad

La caduta di Erdogan farebbe precipitare la Turchia nello stesso baratro senza fondo dell’Egitto di al Sissi  

 

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