Pubblicato in Italianotizie  25 /01/16  Home  

 

 

Visita  di Xi Jinping nel M. O.

 

 

Giovanni De Sio Cesari

 

Il   presidente cinese Xi Jinping domenica 24 gennaio 2016 ha concluso la visita in vari paesi del  Medio Oriente  per dimostrare l’interesse della Cina in quell’aerea  nella quale,  comunque, rimane preponderante la influenza occidentale e russa mettendo ai margini quella cinese. Il “Quotidiano del popolo “rivendica però la azione  cinese  che viene presentata come una opera di pace attraverso il compromesso  il dialogo senza  interventi militari violenti . La  Cina non ha mai salutato le “primavere arabe”  come un fatto positivo, anzi  ha sempre temuto il pericolo, in verità  estremamente  remota   che l’ondata democratica  potesse estendersi fino alla  Cina e mettere in pericolo il suo  assetto politico. Nel momento in cui si deve constatare che quelle rivoluzioni non hanno portato benessere, pace e democrazia, come  si sperava, ma quasi dovunque  confitti settari,  frustrazioni e povertà,  la Cina ha buon gioco a mostrare che aveva ragione  fin dal primo momento  

Differentemente dagli Occidentali che dividono i regimi  arabi ( e non solo arabi) in buoni e cattivi secondo la propria  visione dei  valori, la Cina dialoga ugualmente con tutti e si mostra indifferente  all’orientamento politico dei regimi come è nella sua tradizione politica Questo fatto effettivamente puo dare alla Cina  una maggiore  capacita di dialogo e negoziato.  

Xi Jinping si è potuto presentare con la stessa facilità all’Arabia Saudita come ail’Iran come all’Egitto , come in in altre occasioni  ai vari attori della  guerra in Siria e perfino  con Palestinesi e Israeliani presentandosi  come una potenza che non è parte in causa  In verità anche la Cina teme l’integralismo e il jihadismo islamico  che minaccia di espandersi sempre più nei suoi confini alle popolazioni  di religione islamica segnatamente nello  Xinjiang (ex  Turkestan orientale)   L’integralismo  non trova invece nessuna risonanza   nei  Hui   cinesi di etnia Han  che in epoca lontana aderirono all’islam  ma che si sentono cinesi  come tutti gli altri.   

 L’interesse della Cina si  appunta invece sugli aspetti economici: il viaggio di XI Jimping ha fruttato 52 accordi commerciali con  Egitto, Arabia Saudita e Iran riguardando l'energia e infrastrutture  che, c’è da scommettere,  saranno vantaggiosi per la Cina : poco o anzi nulla  importa se i contraenti siano  laici, sunniti e sciiti ,

Gli accordi vengono  fatti rientrare nel progetto
della “via marittima della seta”   che la Cina promosse nel 2013 allacciandosi   idealmente alla via seguita dai mercanti nel passato fra Cine ed Europa attraverso i mari Vi è pure una iniziativa  di integrazione che unisce i paesi che furono sulla via  terrestre della seta