Quest’ anno la festa di S. Valentino coincide con la festa delle lanterne , che è il culmine dei festeggiamenti del capodanno cinese. Le due feste hanno orientamento diverso: la prima guarda verso verso gli innamorati ( i fidanzati, la coppia, diciamo, in formazione ), la seconda verso la famiglia costituita, cioè soprattutto verso gli anziani
Le origini della festa delle lanterne si perde nella notte dei tempi: è autocelebrazione di tutta una comunità costituita dalla famiglia allargata con manifestazioni corali , come i famosi dragh, i fuochi artificiali. e, naturalmente, le lanterne di ogni forma tipo e dimensione La festa di S. Valentino invece è propria di una coppia che esclude tutti gli altri per celebrare il proprio rapporto personale : gli innamorati si isolano dalla comunità non vi si immergono.
Tuttavia
si legge sui giornali cinesi che qualche studioso di tradizione
sostiene che poi alla fine anche la festa delle lanterne era la festa
degli innamorati: in quei giorni alle ragazze era permesso di uscire di
partecipare alla festa e quindi potevano, se non proprio incontrarsi, comunque vedersi con i giovani e potevano quindii nascere l’amore o almeno si preparavano i matrimoni. Molte storie d’amore leggendarie iniziano con un incontro alla festa delle Lanterne , che potrebbe essere visto come una versione cinese di San Valentino.
Una funzione del tutto
simile avevano le nostre tradizionali feste paesane del santo patrono o
di carnevale o altre ancora: una occasione di incontro fra i giovani
dei due sessi in una epoca in cui erano rigidamente separati
La festa di S. Valentino iniziò ad essere conosciuta in Cina solo alla fine degli anni 80 e all’inizio fu osteggiata come manifestazione di decadenza borghese, considerata alla stregua di una festa degli amanti ma, man mano, essa ha preso piede in Cina ed ora costituisce una ricorrenza sentita non meno che in Occidente
Nelle festa delle lanterne si consumano dolci caratteristici della tradizione cinese sopratutto gli yuanxiao , ( gnocchi di riso zuccherato) a cui le donne si dedicavano come atto di amore verso la famiglia , un modo pure di farsi apprezzare in una società rigidamente maschilista. Gli Yuanxiao si sono evoluti nel corso dei secoli e si sono adattati , con nuovi ingredienti , ai gusti moderni . Realizzati con farina di riso e ripieni dolci , simboleggiano unoità della famiglia e la felicità e sono facili da cucinare : basta metterli in una pentola di acqua bollente per pochi minuti e mangiarli come dessert .
,Anche se la maggior parte delle famiglie cinesi mangiano ancora yuanxiao alla festa delle Lanterne , quelli fatti in casa stanno
diventando sempre più rari. Quelli in vendita nei supermercati,
surgelati o meno stanno guadagnando in popolarità per la loro varietà di
ripieni e la convenienza : le donne lavoratrici hanno meno tempo per farli.
Più o meno o come avviene per noi per molti prodotti tradizionali festivi: si pensi in questi giorni alle chiacchiere o al sanguinaccio di carnevale.
Per S. Valentino pero sono richiesti prodotti di cioccolato ( i famosi baci) In Cina la cioccolata non era conosciuta cosi come il caffe che anche ora costa moltissimo. In verità le cronache dicono , che il prodotto è entrato nel paese già nel 1705, quando il papa Clemente XI inviò ambasciatori che presentarono 150 pezzi di cioccolato all’imperatore Kangxi della dinastia Qing .
Ma si trattò ovviamente di una eccezione: fino agli anno 80 in Cina era praticamente sconosciuta. Al principio si fecero dei dolcetti, dei
budini di burro che avevano solo il colore della cioccolata: poi con il
progresso economico anche in Cina è arrivata la cioccolata vera e
propria ma solo per occasioni eccezionali come S. Valentino
Ovviamente la festa è molto reclamizzata per motivi economici . Se gli innamorati cinesi la aspettano per dirsi che si amano i negozianti di fiori o i ristoratori , prosaicamaente e concretamente, pensano ad allargare gli incassi. Anche da noi è lo stesso, un po per tutte le feste: forse solo il Natale continua ad avere un suo significato sociale ed affettivo : è quello che avviene anche in Cina per la festa delle lanterne che può considerarsi il suo corrispettivo cinese