La Cina viene vista nel mondo come un paese dal capitalismo spinto dove le tracce di comunismo sono ormai rare e destinate a sbiadire e svanire nel tempo
Sorprende quindi che le autorità abbiano deciso che i giornalisti debbano, all’inizio di questo anno 2014, superare obbligatoriamente un esame di marxismo senza il quale verrebbe addirittura ritirata la autorizzazione a svolgere la propria professione
Il test si basa su un manuale di ben 700 pagine in vendita nelle librerie,
Cosi il partito sotto la leadership del presidente Xi Jinping rinforza il proprio controllo sui media.
La relazione fra il Partito e i media viene definita come è quella che esiste fra chi conduce e chi viene condotto: il partito detta la linea, il giornalista /( e gli intellettuali in genere ) la devono attuare Una specie di riedizione dell’intellettuale organico che ebbe una certa fortuna anche nel nostro paese nel secolo scorso.
Si vanno sempre moltiplicando gli argomenti che i giornalisti NON debbono trattare . e nel contempo si è intensificato lo sforzo per ostacolare le notizia che arrivano in Cina attraverso la rete. Si è giunti addirittura a negare i visti ai corrispondenti dei giornali americani che avevano divulgate le imbarazzanti notizie sui patrimoni dei familiari dell’attuale presidente Xi Jinping e del suo predecessore Wen Jiabao
Il provvedimento dell’esame di marxismo è stato motivato come un mezzo per migliorare la qualità dei giornalisti cinesi,” incoraggiandoli a stabilire il socialismo come sistema chiave dei propri valori” Le riforme dell’ultimo decennio avevano dato risalto ai fattori commerciali nei media e quindi a un limitato aumento dell’indipendenza editoriale : il governo si sente minacciato e corre ai ripari
I cinesi non hanno mai rinunciato al comunismo: hanno solo considerato che per un certo periodo era conveniente quello che chiamano la via cinese al socialismo che noi invece definiamo capitalismo ( abbastanza spinto)
Astuzia orientale, forse, oppure no In realtà questa svolta è stata comune nella storia a tutti i regimi comunisti. Di fronte ai fallimenti dei tentativi di instaurare il vero comunismo si ripiegò su una fase intermedia (che fu poi sprezzantemente definito capitalismo di stato) rimandando a tempo da destinarsi la fase del comunismo In Cina invece del capitalismo di stato si è preferito un liberismo (capitalismo privato ) che, a differenza di quello, sta dando buoni frutti A tutti pare molto difficile che veramente un giorno, sia pure tra un secolo si possa veramente passare al comunismo: ma tutto è possibile.