Come mai in Siria un presidente USA vuole intervenire a favore dalla parte dove si trovano folle di salafiti jihadisti, ispirati al defunto bin Laden, provenienti da tutti i paesi islamici contro il regime laico di Assad sostenuto strenuamente dagli Iran , il paese governato da clero sciita. Ci si aspetterebbe che le parti fossero invertite e che gli integralisti iraniani appoggiassero la parte dei jihadisti e gli americani il laico Assad
Vediamo di capire come si sia arrivati a questa situazione paradossale:
Il regime siriano degli Assad, come in genere i regimi nazionalisti e militari del Medio Oriente al tempo della guerra fredda, guardavano ( se non proprio si alleavano) all’URSS in contrasto con l’Occidente considerato neo colonialista. Con la fine del comunismo e il sorgere dell’ integralismo islamico i regimi nazionalisti si avvicinarono all’Occidente per combattere il comune nemico dell’integralismo che dopo l’11 settembre era la preoccupazione massima, se non esclusiva, degli Americani. Nel 2011 iniziò la cosi detta primavera araba , che all’inizio almeno era sostanzialmente un movimento di popolo che si ispirava alle democrazie occidentali. Gli Usa e gli Occidentali scelsero subito di appoggiarla nella prospettiva che sembrava imminente di una democratizzazione generale del Medio Oriente: sembrava che fosse improvvisamente rinata la politica del “domino”, nella caduta delle dittature che invano aveva sognato Bush. In particolare in Siria si ebbero grandi manifestazioni di piazza come c’erano state in Tunisia e in Egitto che suscitarono grandi simpatie e appoggi in Occidente. Il regime degli Assad parve sul punto di crollare. Ma a differenza dell’Egitto l’esercito non esitò a soffocare nel sangue le manifestazioni e il paese scivolò rapidamente nella guerra civile fra confessioni religiose. Il regime degli Assad era sostenuto dagli alawiti a cui appartenevano gli Assad e anche da altri gruppi religiosi ( cristiani soprattutto) che si sentivano rassicurati dalla laicità del regime. Gli avversari del regime invece provenivano tutti dai sunniti che rappresenta la maggiorana del paese. A questo punto l’Iran appoggiò gli Assad perche gli alawiti costituiscono una confessione religiosa molta vicina agli sciiti A sostegno di Assad si sono schierati anche gli hezbollah libanesi di fede sciita, da sempre vicinissimi agli iraniani da cui ricevano armi, aiuti e danaro suscitando la rivalità fra i sunniti libanesi: la guerra si propaga al Libano. Contro il regime siriano accorsero in gran numero da tutto il mondo islamico sunnita folle di jihadisti, integralisti islamici ispirati ad al Qaeda . Contro il regime di Assad allora si schiera tutto il mondo arabo che in grande maggioranza è sunnita e in particolare l’Arabia Saudita la grande protettrice dei sunnita e roccaforte dei Wahabiti (integralismo sunnita nemico degli sciiti) . D’altra parte gli Assad possono usufruire della antica amicizia con la Russia e la Cina sopravvissuta alla caduta del comunismo e rinnovata con grandi affari Da una parte abbiamo quindi i ribelli la cui parte piu combattiva è costituita ormai da volontari jihadisti (ispirati da bin Laden) che hanno l’appoggio dei sunniti ( Arabia Saudita) degli USA e dell’Occidente in generale, dall’altra gli Assad, appoggiati dai Russi dai Cinesi, sostenuti fortemente dal regime teocratico dell’Iran e dagli sciiti libanesi A questo si aggiunge Israele che si sente minacciata dagli hezbollah e che sarebbero oggetto di ritorsione da parte degli Assad in caso di attacco americano.
Bisogna poi considerare che con gli avvenimenti in Egitto la situazione del medio oriente è cambiata radicalmente. Il golpe militare ha messo fuori gioco il cammino verso al democrazia e l’inserimento in essa dei movimenti islamici moderati (Fratelli Mussulmani)
Si sovrappongono quindi conflitti diversi: fra moderati e integralisti, fra confessioni religiose, a cui si aggiunge la sempre esplosiva conflittualità con Israele: davvero imprevedibili gli sviluppi.