Con una decisione di portata storica, nella sessione plenaria del 9 novembre il Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese ha approvato un sostanziale allentamento della rigida politica demografica permettendo alle coppie di avere due figli, se uno dei genitori è un figlio unico : poichè dal 1980 era consentito avere un solo figlio praticamente la possibilità di avere un secondo figlio, fino ad ora esclusa, diviene una fatto generale.
Si afferma anche che la politica demografica sarà adeguato secondo le esigenze del momento per promuovere lo sviluppo equilibrato a lungo termine della popolazione in Cina
La decisione di attenuare il controllo demografico
dovrebbe mantenere il tasso di natalità della Cina ad un
livello stabile per garantire un sostenibile sviluppo economico e
sociale: si intende mantenere la dimensione della popolazione in
Cina intorno a circa 1,5 miliardi
Si ritiene che il cambiamento nella politica di pianificazione familiare
cinese non porterà a un boom delle nascite perchè la propensione
cinese ad avere molti figli è cambiata radicalmente a causa
del rapido progresso sociale del paese, del lavoro femminile e anche
degli elevati costi di vita.
Con la decisione presa si ritiene che il tasso di fecondità cinese
totale salirà a circa 1,8 , contro il tasso attuale è tra 1,5-1,6 ,
La decisone dovrebbe essere accolta con soddisfazione dalla popolazione
La Politica di pianificazione familiare in Cina è stato introdotta alla
fine degli anni 70 per tenere a freno l’aumento della popolazione,
molto alto ai tempi di Mao , consentendo alle coppie urbane
un solo bambino mentre le coppie rurali potevano avere un
secondo figlio se il primo figlio nato fosse una femmina Altre
eccezioni erano poi stabilite per le minoranze etniche minacciate di
estinzione.
A chi contravveniva a queste rigide regole venivano negate
tutti i benefici dell’assistenza pubblica: in pratica veniva
messo ai margini della vita economica e civile: una decisione che
solo in Cina poteva essere applicata.
Dal momento della sua attuazione , si stima che il divieto ha portato ad una riduzione di circa 400 milioni di persone in Cina .
Gli economisti ritengono che la politica del figlio unico è anche una causa dell’ alto tasso di risparmio tra i cinesi .
Tuttavia, la politica ha causato una serie di problemi sociali .
La Forza lavoro in Cina
,di circa 940 milioni di persone , è diminuita di 3,45
milioni nel 2012 , segnando la prima diminuzione assoluta .
La forza lavoro è stimato un calo di circa 29 milioni nel decennio
in corso .
Nel frattempo cresce la popolazione di anziani di 60 anni e
più , che rappresentano il 14,3 per cento del totale al momento e si
prevede superiore a un terzo della popolazione nel 2050
Inoltre la preferenza dei genitori cinesi per i figlio maschio ha portato all’aborto di feti di sesso femminile creando uno squilibrio fra maschi femmine. Attualmente nascono 118 maschi per ogni 100 femmine superiore al normale rapporto di 103 maschi ogni 100 femmine Milioni di cinesi non possono quindi trovare moglie: devono “importarle” da altri paesi limitrofi