Pubblicato il 15/07/2013 su www.italianotizie.it
Il contesto della espulsione in Kazakistan
Giovanni De Sio Cesari
15 luglio 2013
Il caso della espulsione della moglie e figlia di un oppositore politico dal Kazakistan sta scuotendo fortemente il mondo politico e il già traballante governo Letta. Cerchiamo in questo articolo di delineare il quadro generale in cui in cui si situa e prende significato la intricata vicenda.
Partiamo dall’inizio. Il crollo del comunismo nell’URSS e in tutta l’Europa dell’est avvenne sotto la pressione dei popoli dovuta al fallimento del regime o, meglio, alla perdita del confronto con l’Occidente ma fu opera sostanzialmente delle stesse classi dirigenti comuniste che decretarono la fine dl regime. Non si ebbe quindi un cambio di classe dirigente a nessun livello anche a quelli piu alti: Eltsin stesso era il presidente della repubblica russa sovietica. Semplicemente i dirigenti fecero il “salto della quaglia” proclamando la fine del regime di cui fino a quel momento avevano fatto parte e a cui dovevano la loro carriera e presentarono un nuovo corso democratico parlamentare in politica e liberista in economia a imitazione dell’Occidente. Ma l’uno e l’altro furono ben diversi da quelli in vigore in Occidente Abolito il partito unico comunista ci furono elezioni pluralistiche come in Occidente: tuttavia i partiti dei dirigenti ebbero un predomninio in tutti i campi del potere, da quello economico a quello mediatico, soprattutto a quello giudiziario per cui non si formarono partiti di opposizione veramente in grado di vincere le elezioni il cui esito era gia scontato: si sapeva già che il presidente avrebbe vinto. Una democrazia molto piu formale che sostanziale: si arrivò perfino in Russia, nel 93, all’assalto armato del parlamento che non intendeva piegarsi alla volonta di Eltsin. In sostanza un partito unico continuò a dominare la vita dello stato.
Dal punto di vista economico anche il liberismo fu cosa ben diversa dall’Occidente L’immenso patrimonio industriale pubblico ( soprattutto estrattivo) fu privatizzato ma in pratica finì semplicemente nelle mani di un ristretto numero di persone che, avendo gli agganci politici giusti, si impadirono di ogni cosa raggiungendo profitti economici eccezionali. In Russia furono denominati “oligarchi” e nell’eta di Eltsin furono i veri dominatori della Russia In seguito Putin è riuscito a mettere un freno al loro potere anche con maniere spicce, incarcerando con accuse pretestuose, i più riottosi.
Lo stesso processo ma in maniera ancora più radicale è avvenuto nella repubblica del Kazachistan. Il territorio è molto vasto ma solo poche zone sono effettivamente abitate per cui la popolazione ascende ad appena 16 milioni . Di essa la maggioranza ( 10 milioni) è formata da Kazaki, nome con cui si indica una stirpe turcomanna ( parlano una lingua affine al turco) e di religione mussulmana: la maggiore minoranza ( 4 milioni) è formata invce da russi immigrati nell’ultimo secolo. Esistono poi un gran numero di minoranze presenti anche nei paesi confinanti. Questa repubblica ex sovietica ebbe la fortuna di ereditare una parte cospicua del grande patrimonio minerario ed enegetico della vecchia URSS , sproporzionato al modesto numero di abitanti: una situazione in qualche modo analoga ad altri paesi del M O.. Era presidente del consiglio al momento della caduta del comunismo e della frantumazione dell’URSS Nursultan Äbişulı Nazarbaev il quale i riuscì a divenire presidente della nuova repubblica indipendente. Rinnegò immediatamnte la ideologia comunista fino ad allora ostentata, dall’ateismo professato passò alla rivalutazione storica dell’islam Vinse le prime elezioni e poi ha continuato a vincere tutte le altre sempre con percentuali altissime ( nel 2011 addirittura del 95%) che mostrano chiaramente la inesistenza di una vera opposizione come e più che in Russia: avendo tutte le leve del potere puo intimidire, arrestare tutti quelli che gli si oppongono.
Anche i Kazakistan quindi la classe dirigente ex comunista si impadronì delle immense risorse del sottosuolo accumulando immense ricchezze. Tuttavaia il Kazkistan ha avuto un forte sviluppo economico, uno dei maggior del mondo anche se permangono sacche non piccole di povertà : questo giustifica la popolarita del presidente Nazarbaev
Il potere del presidente non si limita però, solo al Kazakistan ma si estende in tutto il mondo. Infatti futti cercano di fare affari vantaggiosi con questo paese tanto ricco di risorse e questi dipendono dal benestare del governo di Nazarbaev. In pratica, quindi, ogni paese si guarda bene dal denunciare mancanza di democrazia o corruzione nel paese per non perdere affari: gli affari sono affari. Inoltre Nazarbaev si mostra in grado di intercettare e reprimere ogni spinta di carattere jihadista, altro fatto di cui tener gran conto
Fra i collaboratori economici e politici di Nazarbaev ci fu anche Mukhtar Ablyazov del quale moglie e figlia sono state espulse dall’Italia. A un certo punto, non si sa bene perché, sorse un contrasto fra il presidente Nazarbaev e Ablyazov , forse per motivi di interesse economico, forse per troppa ambizione o per sospetti del presidente Il contrasto divenne naturalmente politico e Ablyazov fondò una formazione politica di opposizione Il presidente non ebbe difficoltà a smatellarla con i soiliti metodi mafiosi usando la magistratura del tutto dipendente da lui. Ablyazov fu quindi costretto a fuggire all’estero . in Inghilterra è stato pure accusato di appropriazione indebita e d altri reati finanziari : ha tentato di presentare questo affare come un fatto di persecuzione politica ma i giudici inglesi affermano che i suoi reati non c’entrano niente con la persecuzione politica. La moglie e la figlia si erano invece rifugiati in Italia dove vivevano in incognito usando il nome da ragazza della donna. Shalabayeva. A un certo punto le due donne sono state individuate dai Kazaki che hanno, pare, attivato in Italia non si sa bene chi. Sta di fatto che all’improvviso una intera squadra di polizia ha fermato madre e figlia, le hanno accusato di ingresso illegale , espulse con decreto immediato e messe su un aereo noleggiato in Austria dal governo kazako e rimpatriate. La procedura teoricamante è legalmente corretta perche è prevista la espulsione di quanti entrati illegalmente. Tuttavia è ben chiaro che una simile tempestività, l’uso di tanti poliziotti è un fatto del tutto inconsueto non spiegabile se non con sollecitazioeni del governo Kaza o . Le donne in patria non sono state molestate ma è evidente che si trovano in ostaggio probabilmente con il fine di impedire a Ablyazov di fare rivelazioni imbarazzati per il presidente Nazarbaev .
Il caso in Italia politicamente è gravissimo: sia pure agendo nella piena legalita formale si è consegnato a un dittatore straniero la moglie e la figlia bambina di un oppositore: una cosa veramente vergognosa di cui non si hanno precedenti. Non si sa bene a che livello è stata decisa l’operazione. Molti pensano ad Alfano , ministro degli interni che potrebbe aver operato a sua volta su sollecitazione di Berlusconi che si è sempre mostrato amico personale di Nazarbaev e si sospetta anche in affari con lui. Se si acclarasse questo fatto cadrebbe su Berlusconi una tegola ancora piu grande delle olgettine e di Ruby Alfano potrebbe, però avere agito solo nell’ interesse economico dell’Italia oppure il livello politico avrebbe potuto essere scavalcato dai Kazaki: ma restano comunque interrogativi davvero esplosivi.