Xi Jinping è l’uomo politico cinese indicato già da molti anni come il presidente della Cina dopo la fine del mandato di Hu Jintao. Per circa 15 giorni, però, i media cinesi non hanno più parlato di lui senza dare nessuna spiegazione . In passato in Cina sparire dai media significava che si era esclusi dall’area del potere: seguiva poi in un tempo più o meno lungo la denunzia delle sue azioni e la notizia ufficiali dei suo allontanamento o condanna. A volte poi, per personaggi non di primissima piano, si spariva e basta, senza nessuna spiegazione.
Per questo molti osservatori si sono domandati quale fosse il senso del silenzio sull’uomo che fra qualche mese dovrebbe diventare l’uomo più potente della Cina e quindi uno dei più importante del mondo
Nell’assoluto silenzio dei media sono fioriti le ipotesi le più varie, tutte prive pero di ogni riscontro nei fatti: forse una grave malattia, forse un malattia passeggera o forse era successo qualcosa di veramente importante che gli impediva la successione. Si è pensato a lotte interne nel chiuso impenetrabile e ristrettissimo mondo della dirigenza cinese. In particolare si è pensato a connessioni con il caso di Bo Xilai che ha messo a nudo tutto un mondo di corruzione presente in Cina a tutti i livelli, e che i media accuratamente oscurano fino a che esplodono e allora tutti a condannare inflessibilmente e sdegnosamente: Xi Jinping poteva essere restato impigliato in un qualche rivolo?
Nessuno può escluderlo o confermarlo
Poi all’improvviso senza nessuna spiegazione i media hanno dato notizia della sua riapparizione in pubblico e ha incontrato alcune personalità straniere.
Tutto è tornato al suo posto, regolarmente. Resta il fatto che il congresso del partito comunista cinese che dovrebbe designare Xi Jinping alla presidenza, avrebbe dovuto tenersi in ottobre ma non giunge notizia della sua convocazione.
Ma che è successo in quei 15 giorni in cui è sparito: probabilmente non lo sapremo mai a meno che veramente non sia caduto in disgrazia e allora non sarebbe più designato
Insomma in Cina la gestione del potere supremo resta un fatto riservato a una ristrettissima cerchia di persone come ai tempi del Celeste Impero cosi come a durante il maoismo: i cinesi sono chiamati semplicemente a osannare il capo nella cui scelta non hanno non solo avuto nessuna parte ma anche nessuna informazione
Sarebbe comunque un trauma per la Cina la emarginazione di Xi Jinping
La Cina è l’unico paese al mondo che programma la successione nel governo anni prima Pure essendo in sostanza una dittatura, senza vere elezioni libere, tuttavia in Cina, dopo Mao, si è stabilito che i leader possano essere tali solo per un certo tempo dopo il quale vengono sostituiti per evitare una dittatura personale. Il potere resta al Partito Comunista, in pratica a una ristretto numero di oligarchi, che sceglie man mano i dirigenti.
Xi Jinping è nato a Pechino nel 1953, è un” principe rosso” , come si dice, cioè il figlio di un combattente comunista di lunga data, criticato e messo in prigione dalle Guardie Rosse. Il giovane Xi venne inviato in un gruppo di lavoro nel quale pero, nel 76, alla morte di Mao emerse come un capace dirigente. Ha quindi iniziato una lunga carriera risalendo ad uno ad uno tutti i gradini della piramide del potere cinese.
Xi è sposato con Peng Liyuan,. una cantante di grande successo che era molto più conosciuta e popolare del marito per cui scherzosamente o malevolmente veniva definito il signor Liyuan
In questi anni si è preparato scrupolosamente rendendosi pratico di tutta la complessa macchina politica cinese sia in patria che all’estero : ha visitato quais tutt8i i paesi del mondo
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Foto : Xi Jinping riappare in pubblico incontrando Panetta, secretario alla difesa USA