Il piccolo “Tet” dei talebani
L’offensiva di primavera delle forze talebane in Afganistan fa tornare alla mente, in piccolo, l’offensiva del Tet ( capodanno lunare) dei Vietcong nel Vietnam del 68.
Come nel Viet nam di 44 anni fa anni, i talebani hanno attaccato simultaneamente in tutto il paese con incursioni in zone considerate sicure. I talebani hanno attaccato la “zona verde” di Cabul, la più munita e sorvegliata della capitale dove si trovano, in una specie di perimetro fortificato, i palazzi delle istituzioni nazionale e la ambasciate .
Le punte di forza dell’attacco sono stati, come di consueto, gli attentatori suicidi che si sono fatti esplodere nei posti piu sensibili. Quindi altri combattenti hanno cercato di assaltare ambasciate e palazzi istituzionali. asserragliando qui e la dove potevano. Al parlamento gli stessi deputati sono saliti sul tetto per sparare contro gli assalitori perchè in Afganistan ogni uomo è sempre e soprattutto un combattente. Dopo 36 ore di fuoco intenso tutti gli attentatori sono stati uccisi o catturati e le forze afgane hanno ripreso il controllo della capitale
Nello stesso tempo in varie parte del paese si succedevano gli attacchi: si segnalano attacchi ad edifici governativi nella provincia di Logar,al l’aeroporto di Jalalabad, e una struttura di polizia nella città di Gardez in provincia di Paktya,.
Anche nell’offensiva del Tet la forze assalitrice furono in breve annientate e la quasi totalità degli attaccanti cadde sul posto. Non fu l’inizio della fine, come molti pensano, quanto l’inizio dell’intervento massiccio americano che si esaurì cinque anno dopo con la ritirata degli Americani e l’anno dopo con il dissolversi del governo filo americano. L’attacco dei talebani invece si pone più come la conclusione del conflitto perchè oramai le forze ISAF si ritireranno entro il 2014, almeno secondo quanto deciso fino ad ora.
Una differenza fondamentale riguarda la reazione dell’esercito nazionale: durante l’offensiva del Tet, In pratica, l’esercito sud vietnamita restò quasi in disparte e furono gli Americani a annientare gli attaccanti. Nel caso dell’attacco talebano le forze ISAF si sono limitate a fornire un certo supporto aereo ma sono state le forze afgane che hanno rapidamente reagito riprendendo il controllo della situazione
Quindi alcuni osservatori ritengono che questo offensiva sia sostanzialmente fallita non tanto sul piano militare ma sul piano politico perchè ha mostrato che le forze governative sono in grado di resistere
Altri osservatori invece ritengono che i talebani hanno dimostrato di poter colpire dovunque vogliano anche nelle zone meglio protette non sono sicure
Diciamo pure he l’offensiva del Tet ebbe un immenso effetto mediatico in tutto il mondo mente invece l’attacco talebano è stato a malapena riportato dai grandi mass media fra la generale indifferenza della gente preoccupata di ben altri problemi di ordine economico ed occupazionale: In realtà la guerra dell’ Agfganistan orami è divenuto un fatto politico marginale che tutti vorrebbero chiudere ma non si sa come . Le minacce del Jihad evocate da bin Laden sono ormai cose del passato: anche il Medio Oriente si trova di fronte ad altri problemi
Noi non sappiamo cosa accadrà dopo il ritiro dell’ ISAF del 2014: se il governo afgano riuscirà ancora mantenersi o se crollerà di fronte alla pressione talebana
Riteniamo però che comunque vadano le cose l’Afganistan resterà sempre un paese difficilmente governabile per il frazionamento delle etnie e dei clan che sempre, nella storia dell’Afganistan, hanno reso l’autorità centrale poco più che nominale
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Foto da al Arabya:. assalto alla “ gren zone “
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