Due italiani rapiti in India
L’ultimatum posto dai rapitori dei due italiani, Paolo Bosusco e Claudio Colangelo, scadeva domenica ma le autorità indiane ritengono che esso debba esere considerarsto superato in quanto sono state aperte delle trattative:
I rapitori appartengono al movimento rivoluzionario cosi detto maoista, che si battono in realtà non per una rivoluzione comunista ma nell’interesse delle minoranze tribali più arretrate dell’nord est dell’India.
Essi avevano chiesto nell’ultimatum di liberare un numero imprecisato di prigionieri e porre fine alla repressione dei maoisti della regione.
I guerriglieri maoisti hanno rapito i due italiani in un luogo remoto dello Stato di Orissa, in quello che risulta il primo rapimento di stranieri da parte dei ribelli che spesso avevano già rapito funzionari locali, rilasciandoli solo dopo difficili negoziati con il governo.
Non è ancora chiaro se si tratta di un’operazione personale di un leader dissidente, o se si tratta di una mossa strategica da parte del comando generale maoista. I maoisti hanno perso molti leader in questi ultimi anni: il rapimento potrebbe essere apparso una buona opportunità per ottenere il rilascio di alcuni dei loro capi
Bosusco viveva nella città di Puri in Orissa da più di dieci anni dove gestiva una agenzia di turismo avventuroso mentre Colangelo era un turista ,suo cliente ,
Essi avevano chiesto alla polizia di essere autorizzati a viaggiare nella regione ma le autorità avevano negato il permesso a causa dei rischi di attacchi maoisti Secondo i guerriglieri i due stavano fotografando delle donne che facevano il bagno
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Da Times of India: un attacco maoista