Elezioni legislative in Iran
Si sono tenute venerdi le elezioni legislative in Iran e, anche se i risultati ufficiali si conosceranno solo fra qualche giorno, tuttavia il quadro di insieme pare già delineato: ampia affermazione dei candidati vicini alla Guida Suprema Khamenei che hanno superato quelli sponsorizzati dal presidente Ahmadinejad. Nemmeno la sorella del presidente Parvin Ahmadinejad, è riuscita a ottenere un seggio in parlamento. a Garmsar, città natale di Ahmadinejad.
Il dato più importante è però l’affluenza che viene data al 64% ma che potrebbe anche essere maggiore
in
quanto le autorità hanno ritardato la fine delle votazioni
di cinque ore per consentire un maggior numero di votanti
Non
ci sono osservatori indipendenti per monitorare il voto e controllare i
dati : quindi in dati possono essere manipolati facilmente dalle
autorità
Soprattutto non hanno potuto o voluto parteciparegli esponenti moderati che contestarono i risultati del 2009 dando origine alla cosi detta Rivoluzione Verde che fu stroncata dopo una lunga e violenta repressione.
I leader dell’opposizione iraniana ed ex candidati presidenziali
Mir-Hussein Mousavi e Mehdi Karroubi sono entrambi agli arresti
domiciliari da oltre un anno, altri riformisti hanno invitato al boicottaggio, lasciando i seggi ai soli candidati conservatori.
i leader della Repubblica Islamica conservatori hanno invitato la
gente a votare per la “sicurezza del paese”, mentre i riformisti che
avevano accusato le autorità di frode nel 2009, hanno
invitato i propri sostenitori a boicottare.
In assenza dei riformisti, l’elezione è stata una disputa tra i
conservatori suddivisi secondo le linee del loro sostegno al
leader supremo Ali Kamenei o al presidente Ahmadinejad. I rapporti tra i due leader si sono deteriorati negli ultimi due anni e si traducono spesso in aperti scontri verbali. Il risultato
essenzialmente renderà la vita difficile per il presidente nel
suo ultimo anno per i provvedimenti che vuole far passare il
parlamento con il quale ha già avuto molti problemi in
passato.
Questa disputa interna tra gli ultra-conservatori e i sostenitori del presidente Ahmadinejad. non cambierà la vita più di tanto agli iraniani posti di fronte alla crisi economica, alla disoccupazione altissima, alla pressione internazionale sul programma nucleare del paese,
Il voto non avrà nemmeno un impatto sulle politiche estere o nucleare iraniano, su cui Khamenei ha già detto l’ultima parola, ma potrebbe rafforzare la posizione del leader supremo, prima del voto presidenziale del prossimo anno: comunque Ahmadinejad ,secondo la costituzione, non può concorrere per un terzo mandato consecutivo.