Marocco: suicidi di disoccupati
Cinque disoccupati marocchini si sono dati alle fiamme nella capitale
Rabat, nell’ambito di manifestazioni diffuse nel Paese per la mancanza
di posti di lavoro, soprattutto per i laureati. I tre non sono morti ma
ricoverati in ospedale, in gravi condizioni, Gli uomini facevano parte
del movimento “disoccupati laureati”, una serie di associazioni in
tutto il paese Le loro manifestazioni sono spesso violentemente
disperse dalla polizia e hanno portato a scontri in alcune città.
Circa 160 membri del movimento avevano occupato un edificio del
ministero dell’istruzione superiore per due settimane a Rabat. I
sostenitori avevano portato loro cibo fino a due giorni fa
quando le forze di sicurezza li hanno fermati. Le autorità hanno
impedito loro di ricevere cibo e acqua, per cui cinque persone che erano
andati fuori per procurarsi il cibo hanno minacciato
di darsi fuoco se fossero stati fermati Un video pubblicato dal
gruppo mostra una folla che getta pane sopra le teste della polizia
verso un edificio e diversi giovani che saltano giù
per raccogliere il pane. Quando la polizia anti-sommossa armata di
manganelli hanno cercati di fermarli gli uomini si sono dati
fuoco e hanno iniziato a correre in giro prima di
essere circondati dai sostenitori che hanno soffocato
le fiamme
In Marocco il tasso di disoccupazione ufficiale è s 9,1 per cento a
livello nazionale, intorno al 16 per cento per i laureati e 31,4
per cento per i minori di 34 anni. Il governo ha presentato il suo nuovo
piano al parlamento con un focus sulla creazione di occupazione,
istruzione e assistenza sanitaria. Il governo a guida islamica, eletto a
novembre dopo elezioni anticipate bandite dal re, ha promesso di
creare 200.000 nuovi posti di lavoro all’anno in investimenti pubblici e
privati. Eppure l’economia marocchina ha registrato tassi di
crescita costante per gli ultimi anni di circa 4 o 5 per cento, ma non è
stata in grado di creare abbastanza posti di lavoro per il crescente
numero di giovani che entrano nella forza lavoro ogni anno.
Il
suicidio per fuoco in Tunisia di Mohammed Bouazizii nella
città di Sidi Bouzid nel dicembre 2010 divenne il simbolo delle
profondità della disperazione dei poveri del Nord Africa e del Medio
Oriente dando inizio alle rivolte in corso
La scorsa settimana, altre quattro persone si erano dati fuoco in Tunisia,
Se noi confrontiamo i dati della disoccupazione in Marocco con
quelli italiani non vediamo poi grandi differenze , differenze che
invece sono evidentissime per il tasso di sviluppo: noi non ci
sogniamo nemmeno lontanamente tassi di sviluppo intorno la 5% anzi
prevediamo recessione ormai inevitabile
La differenza sta nel fatto che in Italia i giovani possono
ricevere l’aiuto sostanzioso dei genitori lavoratori o pensionati : ma
che accadrà quando, con il volgere inesorabile del tempo, questa
specie di nascosto welfare familiare verrà a mancare?
Per un video di al Jazeera ( in inglese) sulle dimostrazioni :
http://www.youtube.com/watch?v=bQwsa6V1WkU&feature=player_embedded#