Israele tenta di rilanciare negoziati diretti con Abu Mazen
Netanyahu ha chiesto un incontro a New York questa settimana con il presidente palestinese Mahmoud Abbas, per rilanciare “negoziati diretti”.fra Israele e Palestinesi .
Abu Mazen è già a New York per l’annuale Assemblea Generale delle
Nazioni Unite, pronto a presentare una richiesta di ammissione all’ONU
fortemente osteggiata da Israele e dagli USA.
Gli
Stati Uniti hanno già annunciato che si avvarranno del
diritto di veto per bloccare la richiesta palestinese nel Consiglio di
Sicurezza ma la approvazione della maggiorana degli stati membri
sarebbe comunque una grande successo diplomatico dei Palestinesi
I colloqui di pace tra Israele e Palestinesi si arrestarono
nel settembre 2010 quando Israele rifiutò un congelamento
di insediamenti nei territori occupati della Cisgiordania.
Da allora, i palestinesi hanno rifiutato di riprendere i colloqui e ora si rivolgono alle Nazioni Unite per cercare di superare lo stallo nel processo di pace.
La situazione per iIsraele si fa sempre più difficile. L’appoggio Usa e Occidentale in generale diventa sempre più problematico sia perche i gravi problemi finanziari sconsigliano i massicci aiuti finanziari sui quaii si basava sostanzialmente la politica americana sia perchè gli occidentali non vogliono inimicasi le nascenti democrazie dei paesi arabi soprattutto dell’Egitto dei quali si proclamano sostenitori e temono grandemente il prevalere di correnti fondamentaliste
I cambiamenti in Egitto hanno modificata la sua politica sulla Questione Palestinese: il nuovo governo non può più ignorare l’opinione pubblica come durante la dittatura di Mubarak: ha aperto la frontiera di Rafah con Gaza, ha promosso la riconciliazione interna della Palestina, mostrando la sua indipendenza dagli USA e sono anche migliorati i legami con l’Iran , Le mosse fatte dal governo egiziano tendono a giocare un ruolo chiave nel M.O
In questa atmosfera è avvenuto l’attacco
all’ambasciata israeliana al Cairo che dimostra il crescente
nazionalismo in Egitto e Israele ha, di fatto, perso la sua “barriera di sicurezza” egiziana. ll problema si è aggravato con le tensioni con la Turchia un tempo la potenza amica della regione I media israeliani parlano di uno “tsunami politico”. e serpeggia la paura che il paese possa essere trascinato in una nuova guerra..
Una nuova guerra per il momento pare impossibile ma Israele si trova di fronte a un dilemma: cercare la pace subito cono i moderati di Abbas cedendo sulla questione degli insediamenti il vero punto cruciale di ogni trattativa. Ma in questo modo deve scontrarsi con la forza politica dei coloni e dei loro sostenitori Ma il il tempo stringe e nessuno puo dire quanto ne rimanga ancora e nememeno se si è ancora in tempo per scongiurare una nuova tragedia di uno scontro armato