Netanyahu: no ai confini del 67
Il primo ministro di Israele Netanyahu ha escluso di
accettare una soluzione del conflitto israelo-palestinese basata sulle
frontiere del 1967.
Intervenendo a una conferenza dell’American Israel Public Affairs
Committtee (AIPAC) a Washington, Netanyahu ha detto che Israele non può a
tornare agli “indifendibili” confini del 1967 – come proposto da Obama
un paio di giorni fa
Ha detto che “questo conflitto ha imperversato per quasi un secolo
perché i palestinesi si rifiutano di accettare lo stato ebraico. Questo è
sempre stata la causa del conflitto La pace con i Palestinesi deve
assicurare la sicurezza di Israele, quindi Israele non può tornare
ai confini l indifendibile del 67. Nel delineare una visione di
una pace sicura israelo-palestinese voglio dire ho la verità nuda e
cruda. Ora più che mai, abbiamo bisogno di chiarezza: gli eventi
nella nostra regione stanno finalmente aprendo gli occhi alla gente che
sta chiedendo libertà e opportunità di sviluppo Quindi è il momento di
smettere di incolpare Israele per tutti i problemi della regione:Israele
e la pace palestinese non sono la panacea per i problemi endemici del
Medio Oriente Ciò che cambia veramente le cose è una sola cosa: la
democrazia, la vera autentica democrazia”
Il premier israeliano ha ricordato poi come HAMAS continua, anche
in questa occasione, a proclamare che vuole distruggere Israele
Obama ha scatenato l’ira di Israele quando in un discorso di politica
generale sul Medio Oriente ha detto che uno stato palestinese nei
territori occupati di Cisgiordania e Striscia di Gaza dovrebbero essere
ampiamente disegnata secondo linee che esistevano prima della guerra del
1967 in cui Israele conquistò tali aree
In realtà pero ,come ha poi ulteriormente chiarito ha detto che sarebbe
stato solo il punto di partenza ma che poi possono essere contemplati
scambi di territori.
I colloqui di pace sono congelati, in gran parte sulla questione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania né Obama né Netanyahu hanno offerto un piano concreto per risolvere il problema fare ripartire.i negoziati
Obama, se vuole presentarsi come interlocutore credibili dei nuovi regimi democratici che pare vadano instaurandosi nel mondo arabo ( la cosa è ancora tutta da verificare) deve. in qualche modo risolvere la questione palestinese che è sentita dagli arabi di ogni tendenza come una insopportabile ingiustizia e umiliazione Ma si trova di fronte a un doppio diniego: quello israeliano di abbandonare o almeno fermare gli insediamenti in Cisgiordania e dall’altra quello di una parte dei palestinesi di riconoscere Israele. I due dinieghi si giustificano e si sostengono a vicenda.
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