La Cina risponde alla Clinton

martedì, maggio 17, 2011
di Giovanni De Sio Cesari

China-risponde a clinton

Ai recenti duri commenti del Segretario di Stato americano Hillary Clinton sui diritti umani in Cina. risponde con molta durezza un editoriale del Quotidiano del popolo affermando innanzi tutto, senza parafrasi, che qualunque  tentativo  di accendere disordini in Cina è un “tentativo  sciocco”,

Jiang Yu, portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato  “Mettere la  Cina allo stesso livello  di  alcuni paesi in Asia occidentale e Nord Africa, dove la instabilità  e l disordini   si sono verificati di recente è fuori luogo.

Rispondendo a una  un’intervista di Clinton che aveva  detto che se  il governo cinese vuole “cercare di fermare la storia, si prende in giro da solo”  dice che
chiunque tenti di portare la turbolenza dal Medio Oriente alla  Cina per far cambiare la strada di sviluppo che il popolo cinese ha scelto “si prende  in giro da solo”.

Da Wei, vice direttore dell’Istituto di studi americani: “Sono sorpreso dalle osservazioni di Hillary, che loda altamente i diritti umani ed è incline ad intervenire in altri paesi,”
Qi Zhou, un ricercatore presso l’Accademia delle Scienze Sociali ha detto che le osservazioni della  Clinton erano “irresponsabili e infantili”.
“Lo scopo finale degli US è di dividere e di sopprimere la Cina. La loro ambizione selvaggia non cambierà mai. Dovremmo tenerne conto e ricordarlo per sempre”, ha detto un utente Web denominato “tigre rossa”.
“Gli Stati Uniti, come un paese che spesso calpesta la sovranità di altri paesi e uccide i loro civili, dovrebbero rivedere i loro crimini in primo luogo,” ha detto un altro.

Insomma un tono insolitamente duro verso l’America :  la Cina teme in qualche modo un contagio della  rivoluzione dei gelsomini. Tuttavia  unanime  convinzione degli osservatori è che una  rivoluzione del tipo di quella che sta scuotendo il  mondo arabo non possa attecchire in Cina almeno  finche dura il boom economico, I cinesi temono troppo che  i cambiamenti possano fermare il loro  prodigioso sviluppo. Tuttavia la Cina è un paese in grande  fermento: non è che si metta in dubbio  la leadership  nazionale ma dovunque scoppiano proteste a livello locale contro prepotenze, corruzioni, ingiustizie  operate dalle autorità locali.

In fondo anche la rivoluzione araba è nata in Tunisia non per un disegno politico ma semplicemente per protesta contro un sopruso  della polizia .

Gli avvenimenti storici sono sempre  imprevedibile e le autorità cinesi  negli ultimi mesi sono molte attente e suscettibili e le uscite di Clinton non sono affatto rassicuranti.
———————–

Nella foto: controlli di polizia

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