La Cina risponde alla Clinton
Ai recenti duri commenti del Segretario di Stato americano Hillary Clinton sui diritti umani in Cina. risponde con molta durezza un editoriale del Quotidiano del popolo affermando innanzi tutto, senza parafrasi, che qualunque tentativo di accendere disordini in Cina è un “tentativo sciocco”,
Jiang Yu, portavoce del ministero degli Esteri cinese ha dichiarato “Mettere la Cina allo stesso livello di alcuni paesi in Asia occidentale e Nord Africa, dove la instabilità e l disordini si sono verificati di recente è fuori luogo.
Rispondendo a una un’intervista di Clinton che
aveva detto che se il governo cinese vuole “cercare di
fermare la storia, si prende in giro da solo” dice che
chiunque tenti di portare la turbolenza dal Medio Oriente alla
Cina per far cambiare la strada di sviluppo che il popolo cinese
ha scelto “si prende in giro da solo”.
Da Wei, vice direttore dell’Istituto di studi americani:
“Sono sorpreso dalle osservazioni di Hillary, che loda altamente i
diritti umani ed è incline ad intervenire in altri paesi,”
Qi Zhou, un ricercatore presso l’Accademia delle
Scienze Sociali ha detto che le osservazioni della Clinton erano
“irresponsabili e infantili”.
“Lo scopo finale degli US è di dividere e di sopprimere la Cina. La loro
ambizione selvaggia non cambierà mai. Dovremmo tenerne conto e
ricordarlo per sempre”, ha detto un utente Web denominato “tigre rossa”.
“Gli Stati Uniti, come un paese che spesso calpesta la sovranità di
altri paesi e uccide i loro civili, dovrebbero rivedere i loro crimini
in primo luogo,” ha detto un altro.
Insomma un tono insolitamente duro verso l’America : la Cina teme in qualche modo un contagio della rivoluzione dei gelsomini. Tuttavia unanime convinzione degli osservatori è che una rivoluzione del tipo di quella che sta scuotendo il mondo arabo non possa attecchire in Cina almeno finche dura il boom economico, I cinesi temono troppo che i cambiamenti possano fermare il loro prodigioso sviluppo. Tuttavia la Cina è un paese in grande fermento: non è che si metta in dubbio la leadership nazionale ma dovunque scoppiano proteste a livello locale contro prepotenze, corruzioni, ingiustizie operate dalle autorità locali.
In fondo anche la rivoluzione araba è nata in Tunisia non per un disegno politico ma semplicemente per protesta contro un sopruso della polizia .
Gli avvenimenti storici sono sempre imprevedibile e le
autorità cinesi negli ultimi mesi sono molte attente e
suscettibili e le uscite di Clinton non sono affatto rassicuranti.
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Nella foto: controlli di polizia
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