E Gheddafi continua a scrivere

giovedì, aprile 7, 2011
di Giovanni De Sio Cesari

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Un’altra lettera è stata inviata da Gheddafi ad Obama, scritta anche questa con tono del tutto inconsueto come è nello stile del personaggio . Vale la pena di leggere il testo integrale:

“Nostro figlio, Eccellenza,
Al presidente Obama
U.S.A
Ci avete ferito più moralmente che fisicamente per quello che è successo contro di noi sia nelle azioni che nelle parole da parte vostra. Nonostante tutto questo rimarrai sempre nostro figlio qualunque cosa accada. Abbiamo ancora pregato perche  continui ad essere presidente degli Stati Uniti d’America. Noi facciamo ogni sforzo  e speriamo che otterrai la vittoria nella campagna per le nuova elezione. Tu sei un uomo che ha il coraggio di annullare un’azione sbagliata e cattiva . Sono sicuro che sei in grado di assumerti la responsabilità per questo. Sono sufficienti le prove che abbiamo. Avendo bene in mente il fatto che tu sei il presidente della potenza più forte del mondo al giorno d’oggi e dal momento che la Nato sta conducendo una guerra ingiusta contro un piccolo popolo di un paese in via di sviluppo. Questo paese era già stato sottoposto ad embargo e sanzioni, inoltre, ha anche subito una diretta aggressione militare armata al tempo di Reagan. Questo paese è la Libia. Quindi, per servire la pace nel mondo, l’amicizia tra i nostri popoli e per il bene della vita economica, la sicurezza e la cooperazione contro il terrorismo, tu sei in grado di tenere fuori la Nato dalla  vicenda libica per il bene.
Come tu sai molto bene la democrazia e la costruzione della società civile non può essere raggiunta per mezzo di missili e aerei, o appoggiando forze  armate di Al Quaeda a Bengasi.
Tu, proprio tu,  hia detto in molte occasioni, una di esse all’assemblea  generale delle Nazioni Unite,io sono stato testimone personalmente,  che l’America non è responsabile per la sicurezza di altri popoli. che l’America aiuta solo. Questa è la logica giusta.
Caro figlio nostro, , Eccellenza, Baraka Hussein Abu oumama, (sic) il tuo intervento in  nome degli Stati Uniti è doveroso , in modo che la Nato si ritirerà definitivamente dalla vicenda libica. La Libia dovrebbe essere lasciata ai libici all’interno della cornice dell’Unione africana. Il problema che ora sorge è la seguente:

  1. C’è l’intervento della Nato politico e militari.
  2. il Terrore condotte da bande Al Qaueda che sono state armati in alcune città, e con la forza ha rifiutato di permettere alle persone di tornare alla loro vita normale, e continuare a esercitare il potere con la loro gente sociale come al solito.

  3. Mu’aumer Qaddaffi
    Leader della Rivoluzione
    Tripoli 04/05 2011


L’inglese non sempre appare  chiaro e fluente, le traslitterazione dall’arabo in inglese non comuni ( si noti il cognome di Obama):  presumibilmente è stata scritta direttamene dal colonnello che conosce ì’inglese anche se non lo parla mai in pubblico fingendo di non conoscerlo, una delle bizzarrie del personaggio.

Non è la prima volta che scrive ad Obama
In una precedente lettera inviata il 19 marzo, poco prima del primo attacco aereo internazionale, il colonnello Gheddafi aveva  assicurato Obama, che “anche se la Libia e gli Stati Uniti entrano in guerra, Dio non voglia, tu rimarrai sempre mio figlio”.

A parte le bizzarrie del personaggio, tuttavia, la sostanza è che effettivamente  la crisi  libica richiede una soluzione diplomatica e concordata : le forze di Bengasi non sembrano in grado  di rovesciare Gheddafi nemmeno con l’aiuto massiccio delle incursioni aeree della NATO e d‘altra parte nemmeno Gheddafi riesce a soffocare la rivolta. Va escluso ogni intervento terrestre da parte  occidentale e quindi la questione è in un vicolo cieco. Si spera  in una mediazione dell’Unione Africana e soprattutto della Turchia che è un paese mussulmano, laico ma  retto da un governo di ispirazione mussulmana e,  nel contempo, è membro della Nato e candidato ad entrare nell’Unione Europea.  Ma oggettivamente la mediazione è difficile ed ha come premessa il ritiro di Gheddafi dal potere: davvero difficile prevedere le mosse dell’imprevedibile Gheddafi. Noi azzarderemmo l’ipotesi che se si offrisse una uscita soprattutto dignitosa e onorevole, Gheddafi potrebbe veramente fare un passo indietro perche nel mondo arabo la dignità la “ faccia” sono molto sentite

Ma si tratta  solo di una ipotesi del tutto personale che non ha nessuna riscontro nei fatti , almeno fino ad ora

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