Siria: il discorso del rais
Bashar al-Assad, il rais (presidente) siriano nel suo primo discorso da quando le forze di sicurezza hanno represso le proteste anti-governative in tutto il paese, ha accusato “cospiratori” per le due settimane di proteste anti-governative che hanno sconvolto la nazione.
“Io appartengo al popolo siriano, e chi appartiene al popolo
siriano, manterrà sempre la testa alta. So che il popolo siriano è in
attesa di questo discorso dalla scorsa settimana, ma io ero in attesa di
avere ben chiara la situazione per evitare di dare un
discorso emotivo che avrebbe messo le persone a
proprio agio, ma non senza alcun effetto reale, in un momento nel quale i
nostri nemici stanno prendendo di mira la Siria attentando alla la sua
unità”.
Assad è entrato in Parlamento fra una folla
plaudente al di fuori dell’edificio. Una volta dentro, i deputati hanno
cantato “Dio, la Siria e Bashar solo!” e ” le nostre anime, il nostro
sangue sacrifichiamo per te, Bashar.”
Assad avrebbe dovuto utilizzare il discorso per
presentare una serie di riforme annunciate la scorsa settimana a seguito
di un’ondata di dissenso e protesta ma ha omesso qualsiasi accenno a
tali riforme.
Il discorso è venuto il giorno dopo che il gabinetto si era dimesso e un
nuovo governo deve essere formato in 24 ore. ma Il governo in
Siria ha poco potere che si concentra nelle mani di Assad, della sua
famiglia e dell’apparato di sicurezza.,
Martedì migliaia di sostenitori di Assad avevano manifestato in sostegno
al loro leader. a Damasco, a Sabeh Bahrat (”sette mari” “), la piazza
principale della capitale mentre tutte le tutte le strade intorno cerano
bloccate da poliziotti armati di manganelli: la folla sventolava
bandiere siriane e foto di Assad e gridava slogan ”La gente
vuole Bashar al-Assad”, “Bashar al-Assad è la spina dorsale della
Siria”. “Senza di lui, il nostro paese precipiterà nel caos”
Le autorità siriane avevano anche promesso di revocare lo stato di
emergenza in vigore da quasi 50 anni da quando il Partito Baath ha
preso il potere che viene utilizzato dalle autorità per vietare le
proteste, giustificare gli arresti arbitrari evitare i tribunali e dare
mano libera alla polizia segreta.
La scorsa settimana, lo stato ha anche annunciato altre riforme, il
rilascio dei detenuti, nuove leggi sui media e la possibilità di formare
partiti politici. ma di tutti questi provvedimenti non si sa nulla
Il governo sembra quindi imboccare la via della più dura repressione richiamando i soliti slogan contro presunti nemici della Siria che hanno giustificato per oltre mezzo secolo il regime piu chiuso e repressivo del Medio Oriente.
D’altra parte la via delle concessioni imboccate da Ben Ali in Tunisia e Mubarak in Egitto ha portato alla caduta di quei regimi: Assad come Gheddafi ritiene presumibilmente che l’unica salvezza sia la resistenza ad oltranza mobilitando tutti quelli che per un motivo o per l’altro temono un cambio di regime
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