“La Cina non è certo il Medio Oriente”

giovedì, marzo 10, 2011
di Giovanni De Sio Cesari

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Questo è il titolo dell’editoriale di oggi del Quotidiano del Popolo, organo ufficiale della Cina: In esso si puntualizzano tutti motivi per i quali, secondo le autorità, la “rivoluzione dei gelsomini” non puo essere esportata in nessun modo dal mondo arabo alla Cina.

Si inizia con una panoramica  delle rivoluzioni arabe in cui si sottolineano soprattutto il clima di incertezza, le violenze, le difficoltà economiche derivate dai disordini per ricordare che alcune persone con secondi fini e sinistre intenzioni tentino,  dentro e fuori la Cina, . via Internet, di  deviare il suo  corso politico nella  speranza di provocare il caos.

Ma la Cina e non è certo  Medio Oriente.
I cinesi anelano alla pace e alla stabilità:. ora sono meglio nutriti e meglio vestiti, si sforzano di perseguire standard di vita sempre migliori, sono pienamente consapevoli che la premessa per la prosperità è proprio la stabilità nazionale e una società armoniosa.
Negli ultimi 60 anni, dopo la nascita della nuova Cina, soprattutto negli ultimi 30 anni di riforma e apertura, la nazione cinese  ha fatto grandissimi progressi in tutti i campi.Pertanto,quelli che provocano  dei problemi (i dissidenti) solo pochissimi, non possono creare fratture nel paese anche se tentano, ma inutilmente,  di fare guai:

La Cina ha organizzato in modo da tutti lodato le Olimpiadi di Pechino 2008, il World Expo 2010 a Shanghai, per il 2010 i Giochi Asiatici di Guangzhou. il lavoro di soccorso nel terremoto di Wenchuan 2008 così come gli sforzi per far fronte all’impatto della crisi finanziaria globale, e l’ultima evacuazione Libia di oltre 30.000 cittadini cinesi Tutte queste questioni difficili sono state condotte molto bene.
Una nazione prima poverissima è stata trasformata nella  seconda più grande economia e il mondo intero la tiene in grande stima. Tutte queste imprese sono state possibile con la  accorta leadership del CPC.
Secondo un sondaggio del Research Center in 22 paesi sugli  atteggiamenti politici e sociali, solo in Cina una porzione schiacciante della popolazione (87 per cento) esprime soddisfazione per le condizioni nazionali.
C’è una differenza cruciale per la quale le aspettative di una cosiddetta ‘primavera di Pechino’ sono infondate:in  Medio Oriente i governi sono visti come il problema.  mentre in Cina il regime è considerato dal suo popolo come l’ingegnere della più spettacolare espansione economica che il mondo abbia mai visto. Anche se il resto del mondo ha sofferto durante la crisi finanziaria , la Cina ha mantenuto il suo sviluppo  Nessun cinese vuole rischiare il caos al modo  arabo.
Inoltre La Cina ha già abolito la permanenza in carica per tutta la vita nelle cariche piu importanti non ci sono leader che durano per decenni e decenni
Le persone in Cina godono della libertà di partecipare alla pratica di governance e di deliberare sugli affari del governo nell’ambito del quadro giuridico esistente e il sistema democratico. I leader cinesi hanno sempre rispettato volontà pubblica e sono intenzionato a risolvere i problemi sociali emersi per mezzo di riforma.
Naturalmente, quando si risolvono i problemi esistenti, quelli nuovi alla ribalta, la società puo continuare a progredire ma i torbidi nelle strade portano al caos sociale e alla stagnazione economiche
In poche parole, la Cina non è certamente il Medio Oriente, e qualsiasi disegno di portare le turbolenze dal  Medio Oriente alla Cina è destinato a fallire.

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Foto dal Quotidiano del popolo: caffe aperto a Tripoli pubblicato con altre 9 foto simili  a dimostrazione che  i media hanno esagerato

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