Si combatte in Libia
La Libia è ormai passata delle dimostrazioni anti governative a una vera e propria guerra civile in cui ciascuna delle parti non pare in grado di sopraffare l’altra ed è estremamente difficile un accordo dopo il tanto sangue versato. Si combatte, quindi, un po dovunque fra le forze ribelli e quelle ancora fedeli Gheddafi fra cui ci sarebbero anche un certo numero di mercenari stranieri, Tuareg dalla Mauritania , negri dal Ciad : tuttavia le autorità smentiscono e non è possibile un riscontro obbiettivo di queste notizie. Comunque ogni straniero in Libia corre il rischio di essere indicato come mercenario e quindi linciato dalle folle inferocite: pertanto tutto un fiume di lavoratori stranieri cerca di raggiungere in qualche modo le frontiere e mettersi in salvo: la situazione è particolarmente difficile ai confini con la Tunisia
I ribelli hanno giurato “vittoria o morte”, affermano che stanno per andare a prendere tutto, fino a Tripoli ma sono male equipaggiati e poco addestrati e sono vulnerabili dal cielo, non avendo copertura aerea mentre i governativi sono ben organizzati e armati
Almeno 30 civili sono stati uccisi quando le forze fedeli a
Gheddafi hanno tentato di riconquistare la città Az Zawiyah, il
posto più vicino alla capitale in mano ai ribelli
Secondo i governativi la cittadina sarebbe stata riconquistata ma i
ribelli dicono che hanno ancora il centro della cittadina e solo i
sobborghi sarebbero caduti.
Pesanti bombardamenti e mitragliamenti vengono
segnalati nei pressi di Ras Lanuf, il porto petrolifero ad est, a
660 chilometri da Tripoli.
Le forze governative cercano di riconquistare il controllo delle
città ribelli nei pressi di Tripoli, per creare una zona
cuscinetto attorno a ciò che è ancora sotto il controllo di Gheddafi ed
hanno effettuato un attacco aereo vicino a una base militare
alla periferia occidentale di Ajdabiya, una città conquistata
dell’opposizione,
Gli oppositori nella parte orientale del paese hanno istituito posizioni avanzate a 50 km a ovest di Brega, che si trova tra città natale di Gheddafi di Sirte e il porto di Bengasi, e vicino a linee di frattura etnica tra le tribù fedeli al leader.
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Foto da al jazeera: ribelli nell’est del paese
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