La crisi italiana vista dal mondo arabo

mercoledì, novembre 17, 2010
di Giovanni De Sio Cesari

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Riportiamo la traduzione di un articolo del 16 novembre di al Jazeera sulla crisi politica italiana

Vari ministri si sono dimessi dal governo italiano,facendo avanzare la crisi politica nella coalizione di Silvio Berlusconi, il primo ministro.
Tra coloro che si sono dimessi  lunedi sono Andrea Ronchi, ministro per l’Europa, Adolfo Urso, vice ministro allo sviluppo economico, e due sottosegretari , tutti i sostenitori di Gianfranco Fini, il presidente del parlamento ed ex alleato diventato avversario  di Berlusconi.
Fini ha parlamentari sufficiente a far cadere il governo ed è generalmente  previsto che lo faccia  in poche settimane, quando Berlusconi affronterà  la fiducia in parlamento.
Il primo ministro è stato sotto pressione per una serie di scandali negli ultimi mesi – tra cui un intervento  in una indagine di polizia su una ballerina di night club di 17 anni che ha detto che ha partecipato ad alcune sue feste.
Urso ha detto in un’intervista sul canale di notizie SkyTG24 :.
“Proponiamo un nuovo governo, una nuova maggioranza, una nuova agenda per la riforma … Berlusconi è lui stesso che si è chiuso nel suo palazzo, come in un bunker”, Italo Bocchino, un portavoce del movimento  di  Futuro e Liberta di  Fini, ha detto in un’intervista al quotidiano La Stampa che ci dovrebbe essere un governo di unità nazionale, senza Berlusconi, che potrebbe includere l’opposizione di centro-sinistra.
“Dobbiamo guardare senza pregiudizi e con una mente aperta all’opposizione, che dovrebbe essere portata in un governo di unità nazionale”, ha detto.
“Berlusconi è il meno qualificato per essere il capo di un governo di unità nazionale. Ha sempre bisogno di un avversario per unificare le sue  forze”.
Berlusconi ha lottato, mostrando  fiducia   di mantenere i voti in parlamento e di poter  combattere i suoi rivali alle elezioni parlamentari, se necessario.
Fini ha detto  lunedi a un convegno della  classe dirigente che l’Italia aveva “perso il suo senso di dignità, di responsabilità ,del dovere che le persone in carica pubblica dovrebbero  avere.”
In Italia le principali forze politiche hanno concordate in questo fine settimana che ogni voto di fiducia in parlamento sarebbe venuto solo dopo la approvazione del bilancio per il 2011 in un momento difficile per l’alto indebitamento  dell’Italia sui mercati finanziari internazionali.
Il dibattito sul bilancio inizierà  Martedì alla Camera ma l’approvazione finale da parte della Camera alta (Senato,)  può venire solo più tardi in novembre o in dicembre e l’opposizione di centro-sinistra dice che teme tattiche di  perdita di tempo da Berlusconi.
Nonostante le diatribe politiche  attese nei prossimi giorni, gli esperti concordano  che il governo Berlusconi – in carica  dalle elezioni del  del 2008.cadrà molto tempo prima che il suo mandato scada nel 2013.
La questione cruciale è quello che effettivamente  succederà dopo.
Tra gli scenari delineati negli ultimi giorni ci sono: un nuovo governo Berlusconi, con una coalizione diversa, un governo ad interim tecnico con un diverso presidente, un governo di centro-sinistra sostenuto da Fini.
Gli esperti concordano sul fatto che, prima o poi, le elezioni anticipate devono essere tenute
Un sondaggio pubblicato sul Corriere della Sera sabato ha ancora dato al  Popolo della Libertà di Berlusconi la più alta percentuale di intenzioni di voto, con il 26,5 per cento.
Essa è seguita dal Partito Democratico di centro-sinistra al 24,2 per cento; dalla Lega Nord, il partner minore di coalizione nel governo, con il 11,8 per cento, e il movimento Libertà e Futuro di Fini al 8,1 per cento

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La foto di Fini pubblicata da al Jazeera

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