Lo stato dei negoziati fra Israeliani e Palestinesi
I colloqui di pace tra Palestinesi e Israeliani sembrano di nuovo naufragare in un mare di parole
Rilanciati nel mese di settembre, i colloqui hanno testato una premessa
fondamentale dello sforzo diplomatico americano in Medio Oriente:
avvicinare le due parti a sedersi e trovare faticosamente un accordo di
pace globale che avrebbe spianato la strada alla creazione di uno stato
palestinese.
Dopo tre round di colloqui diretti a Washington,a Sharm el Sheikh e a
Gerusalemme, i negoziati si sono arenati quando Netanyahu, primo
ministro di Israele, ha rifiutato di prolungare una moratoria
sulla costruzione di insediamenti in Cisgiordania.
I palestinesi e gli israeliani non hanno avuto la possibilità di
affrontare le questioni fondamentali: frontiere del futuro stato, la
sicurezza, i rifugiati, Gerusalemme e gli insediamenti.
I funzionari Usa temono che l’impasse in corso complicherà ulteriormente
la loro missione e le speranze di un accordo paiono quasi inesistenti.
Ora gli occhi sono rivolti a un gruppo di leader arabi nella città
costiera libica di Sirte. L’esito della riunione probabilmente darà
indicazioni chiare sul fatto che i palestinesi torneranno al tavolo
delle trattative o meno.
Mahmoud Abbas, il presidente palestinese, è atteso a breve per chiedere appoggio nella dichiarazione finale del vertice.
Se il vertice approva la decisione dei Palestinesi a non continuare i
colloqui con gli israeliani, Abu Mazen avrà più influenza in futuri
incontri con i funzionari degli Stati Uniti: può tranquillamente dire
loro che non può tradire una decisione arabo.
L’opinione pubblica nel mondo arabo, è contro la ripresa dei colloqui
con un governo che permette gli insediamenti e i leader arabi riuniti a
Sirte sicuramente dovranno tenerne conto
Dalla sua istituzione nel 1945, la Lega Araba è stata incapace di
gettare le basi per una strategia comune politica ed economica.
I rapporti tra alcuni Stati membri sono tesi, mentre i paesi chiave come
l’Egitto, l’Arabia Saudita e Siria si contendono la guida del
mondo arabo.
Tutto ciò senza tener conto che HAMAS che rappresenta pure almeno la metà del mondo palestinese non è presente ai colloqui in cui quindi vi è una mancanza di rappresentatività dei Palestinesi.
La pace sembra sempre più lontana
( Articolo precedente: http://www.italianotizie.it/?p=15089 )
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Manifesto propagandistico di HAMAS contro i negoziati
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