La sottovalutazione dello yuan cinese
La Camera dei Rappresentanti statunitense ha approvato una disposizione legislativa che consentirebbe agli USA di prendere sanzioni commerciali contro la Cina, se la sua moneta, lo yuan, fosse considerata sottostimata e la Cina ha criticato naturalmente duramente il provvedimento.
Gli Stati Uniti hanno a lungo minacciato ritorsioni
commerciali perche intendono considerare la sottovalutazione dello
yuan come una sovvenzione ai prodotti cinesi e quindi un
vantaggio sleale.
Nonostante la Cina abbia permesso più mobilità nel mese di
giugno lo yuan ha registrati solo modesti guadagni rispetto al dollaro
mentre gli economisti del Fondo monetario internazionale
stimano che sia sottovalutato intorno al 25 per cento: si
segnala che anche il Giappone è intervenuto questo mese per
indebolire lo yen per la prima volta da molti anni.
Lo stretto controllo della Cina sullo yuan è sotto attento esame in
tutti i paesi avanzati sollevando il sospetto che esso sia tenuto
intenzionalmente basso per guadagnare un vantaggio.
Sander Levin, il presidente della House Ways e Means Committee, ha detto
che la manipolazione persistente da parte della Cina della sua
valuta contribuisce alla esternalizzazione di posti di lavoro americani e
pone un problema molto grave che richiede un’azione reale-
Nancy Pelosi, il presidente della Camera, ha detto che il disegno di
legge deve mettere in chiaro che se la Cina vuole una buona
relazione di scambio con gli Stati Uniti, deve giocare “secondo le
regole”.
Yao Jian, portavoce del ministero cinese del commercio,ha ribattuto che
gli Stati Uniti non possono dire che lo yuan è
sottovalutato semplicemente a causa del disavanzo commerciale tra Cina e
USA e non può prendere misure commerciali protezionistiche su tale
base: ha anche notato che, a sua volta la Cina ha anche deficit con
molti paesi asiatici
Per diventare legge, il provvedimento deve essere approvato anche dal Senato, deve però non si cosa poi succederà .
Resta però indubitabile il problema che le esportazioni cinesi sono la causa principale della crisi di tutte le economie occidentali che non sono in grado di competere ad armi pari con quella cinese per i costi enormemente superiori dovuti non solo alle retribuzioni ma anche alla alta pressione fiscale, e a legislazioni molto più severe in campo di sicurezza e inquinamento .
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