Pakistan: strage di fedeli sufi

sabato, luglio 3, 2010
di Giovanni De Sio Cesari

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Presso Lahore, in Pakistan, attentatori suicidi si son fatti esploderei nel santuario dei Sufi, a Hazrat affollato di fedeli, uccidendo 41 persone e ferendone centinaia
Uno degli aggressori si è fatto esplodere davanti al cancello del sacrario di marmo mentre due altri nel seminterrato dove la gente faceva il rituale  lavaggio di purificazione prima della preghiera.  I cadaveri si sono sparsi in tutto il cortile del santuario e c’era sangue dappertutto. mentre scoppiava il caos con la  gente che urlava e correva di qua  di  là nel denso fumo che si era alzato.

La guerra civile religiosa che insanguina il Pakistan non riguarda semplicemente quelli  che noi chiamiamo talebani (fondamentalisti) e i moderati  ma la intolleranza religiosa divampa anche fra le comunità islamiche:  sono stati attaccati continuamene le minoranze scite, recentemente anche i  Ahmadiyya per non parlare poi delle uccisioni,  più o meno impunite, di convertiti al cristianesimo

Il santuario di Hazrat costruito nel 1100 è meta di grandi pellegrinaggi della comunità islamica sufi ed è  dedicato a un “santo” musulmano Syed Ali bin Usman Hajweri un persiano comunemente noto come Data Gunj Bakhsh,

I sufi sono una corrente  mussulmana considerata eterodossa: essi si caratterizzano per la credenza nella possibilità dell’ascesi individuale con la quale in qualche modo si potrebbe attingere a Dio stesso. analogamente alle credenze cristiane e induiste  Per i mussulmani ortodossi invece sarebbe impossibile  giungere all’essenza di Dio: infatti il paradiso  mussulmano non è la visione (o l’unione) di Dio, come nella filosofia cristiana ma semplicemente un luogo di delizie perchè Dio nella sua maestà resterà sempre inattingibile all’uomo, anche  dopo la morte Fra i sufi spiccano i dervisci (che significa mendicanti ) che si dedicano alla ricerca  mistica come i santoni indu e gli anacoreti cristiani. Fra i dervisci i più noti  sono i “dervisci rotanti” che molto impropriamente vengono a volte presentati come attrazione folcloristica  ai turisti: essi girano vorticosamente  facendo ruotare numerose vesti che indossano e ritengono che in questa specie di danza rituale possano più facilmente attingere all’estasi ,

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Foto da al Arabya: l santuario di Hazrat

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