L’occidente della Cina
La repubblica cinese si compone di due parti che possono essere nettamente distinte: la parte che costituisce storicamente la Cina abitata quasi esclusivamente da Han (cinesi) definita da noi come “Cina interna” e in Cina come” province orientali ”: una altra parte è costituta da province che entrarono a far parte dell’impero dal ‘700 abitato originariamente da etnie diverse, definite da noi come Cina Esterna e dai cinesi come province occidentali . Questa seconda parte è costituita da un territorio vastissimo ma in genere inospitale formato da monti e deserti, scarsamente abitato. Di questa parte fa parte per esempio il Tibet storico che da solo costituisce quasi un terzo dell’intera superficie cinese ma che ha solo meno di 10 milioni di abitanti contro i 1.200 milioni di Han che affollano la Cina Interna
La mancanza di risorse naturali, di terre coltivabili ha reso questi territori particolarmente poveri. lontani dallo sviluppo agricolo della Cina storica. Lo sviluppo cinese moderno si è concentrato poi solo una parte della Cina storica sulle città prospicienti la costa.
Tuttavia negli ultimi anni il governo cinese ha iniziato un grande sforzo per migliorare le condizioni economiche del suo occidente impiantando industrie e sfruttando, ove possibile, risorse minerarie. Nel complesso le regioni occidentali quindi hanno visto migliorare decisamente la loro condizioni economiche: popolazioni come i Mongoli, gli Huiguri, o i Tibetani vissuti da sempre in condizioni di estrema indigenza hanno cominciato a vedere i segni di un benessere, limitato certo, ma lontano dai livelli di semplice sussistenza del passato.
Lo sviluppo, però, ha un risvolto etnico: esso viene innescato essenzialmente dall’immigrazione in quei territori di Han che sono più intraprendenti, istruiti e laboriosi: questo porta però a alterare la composizione etnica delle province occidentali le cui popolazioni originarie, essendo estremamente scarse, facilmente diventano minoranze rispetto ai cinesi immigrati e restano per di più in posizione subordinata
Da qui le agitazioni nazionalistiche, gli scontri etnici: paradossalmente lo sviluppo economico portato dai cinesi diventa un fattore destabilizzante. Nel passato il dominio dell’impero in province remote si risolveva in un fatto formale che incideva poco sulla vita reale di quei popoli che continuavano a reggersi secondo le proprie tradizioni semplicemente riconoscendo la autorità di un imperatore lontano e di pochi suoi funzionari.
La Cina moderna invece cerca di valorizzare queste regioni incoraggiandovi la immigrazioni di propri cittadini qualificati: si stupisce poi del fatto che queste etnie, invece di esser grate per il loro sviluppo economico al governo centrale si mostrino invece insofferenti.
In realtà, pero, nessuna di tali agitazioni ha la possibilità di tradursi in risultati concreti: l’avanzata dei cinesi è anche la avanzata del progresso e dello sviluppo economico e quindi i movimenti nazionalistici sono solo il rimpianto di un mondo ormai irrimediabilmente superato .
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Il presidente HU nella regione autonoma del Ningxia abitata da Hui (mussulmani)
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