Scontri fra mussulmani e copti
Almeno 31 persone sono rimaste ferite a seguito degli
scontri tra musulmani e cristiani copti nell’Egitto settentrionale,
presso Marsa Matrouh ai confini con la Libia.
Un funzionario della sicurezza ha detto che almeno 20 persone da
entrambe le parti sono state arrestate per il loro coinvolgimento nei
disordini nei quali sono stati incendiati tre case e due auto
Gli scontri sono iniziati quando i residenti musulmani hanno
lanciato pietre contro i lavoratori edili cristiani perche credevano
che stessero costruendo una chiesa: gli operai hanno detto, però che
stavano costruendo un muro di un ospizio.
Ahmed Hussein, il governatore di Marsa Matrouh, ha detto alla
televisione di Stato che sono state aumentate le misure di sicurezza
per la città e che la situazione è sotto controllo
Gli episodi di intolleranza verso i copti non sono rari in
Egitto: fra i più gravi, nel mese di gennaio, uomini armati hanno
sparato su fedeli durante la funzione della vigilia di Natale nella
città meridionale di Nagaa Hammadi, uccidendo sei copti e un poliziotto
musulmano.
I Copti, che costituiscono il 10 per cento degli 80 milioni di abitanti
dell’Egitto , si lamentano per le continue discriminazione.
Essi sono i fedeli della religione dell’Egitto prima dell’invasione
mussulmana. Copti significa semplicemente “egiziani” e costituivano una
chiesa dissidente dalla chiesa madre di Costantinopoli: proprio per
questo i mussulmani riuscirono a conquistare il paese senza grosse
difficoltà. Da allora però i cristiani copti passarono al rango di
Dhimmy (protetti) : potevano seguire la loro religione in cambio di una
tassa detta gihaz ma non avevano la pienezza dei diritti civili
Con le riforme ispirate al laicismo occidentale recuperarono pero la pienezza dei diritti ma il risorgere del fondamentalismo islamico tende a discriminarli nuovamente respingendoli in una situazione di marginalità: in particolare i mussulmani non permettono loro di costruire chiese nuove da cui gli incidenti di cui abbiamo riferito