Il Tibet feudale
In Occidente è nato il mito del Tibet come di un paese dedito alla ricerca spirituale, quasi incurante delle esigenze materiali e alieno dai problemi economici; un “altro” rispetto all’Occidente, In realtà effettivamente il numero dei monaci nel Tibet era eccezionalmente alto rispetto agli altri paesi ma questo non toglie che essi fossero sempre una piccola minoranza in confronto al resto degli abitanti che dovevano sopravvivere in un paese aspro e inospitale, molto povero di risorse
La proprietà delle terre era riservata a una classe di nobili e ai monasteri mentre i pastori e i contadini si trovavano in una condizione servile paragonabile a quelle dei servi della gleba del nostro medioevo
La Cina comunista quindi rivendica il merito di aver liberato il popolo tibetano dalla oppressione dei pochi proprietari e insiste sul carattere classista della società tibetana e sul trattamento inumano
e oppressivo a cui erano sottoposti i servi
Dagli archivi risulterebbe che i servi non potevano uscire dalle terre che lavoravano, non potevano sposare al di fuori di esse, sarebbero insomma considerati solo degli strumenti di lavoro. Inoltre le pene per quelli che infrangevano le leggi o si ribellano erano crudeli e feroci.
Il gruppo del Dalai Lama contesta però, le affermazione della Cina che il Tibet storico è stato una società feudale fondata sulla servitù della gleba Sostengono invece che, prima dell’invasione cinese del 1949,il Tibet, pur non essendo la società ideale, non era nemmeno un sistema oppressivo e violento. L’antico Tibet era una paese senza fame, l’economia era autosufficiente e il popolo viveva bene ed era trattato con umanità. In confronto con la Cina del tempo – e persino la Cina di oggi – il Tibet era una società di gran lunga più civile.
Difficile per la penuria di fonti sicure e di studi approfonditi basati su criteri scientifici sapere dove si trova la verità
Possiamo pero notare che il paragone deve essere fatto con la Cina del tempo e non con quella attuale o tanto meno con l’Europa contemporanea: le condizioni di vita e l’assetto sociale del Tibet erano presumibilmente non diverse da quelle degli altri paesi del tempo (come l’india o la Cina):Alla fine i monaci potevano dedicarsi alla meditazione perchè le loro esigenze materiali erano soddisfatte da altre persone che lavoravano anche per loro.
Va anche notato che ormai si tratta di un problema storico. La Cina è diventata un paese moderno: in Tibet si confrontano quindi le antiche tradizioni locali risalenti a secoli fa con la civiltà industriale con pc, cellulari e tv,aerei e treni
Come in tante altre parti del mondo l’esito del confitto è scontato: man mano le antiche tradizioni diventeranno folclore per i turisti cosi come lo sono diventata le danze dei Zulu e anche le gondole di Venezia e la tarantella di Napoli
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Da Xinhua : una cantante popolare tibetana canta a Pechino l’8 marzo, giorno della donna; accostamento fra tradizionale e moderno