Donne ustionate dall’acido in India
Un numero imprecisato ma certamente alto di donne vengono orrendamente sfigurate dalle ustioni di acido e altre accora bruciate con il cherosene da mariti suoceri o spasimanti respinti: solo un piccola parte di questi casi viene effettivamente denunciati alla polizia: incredibilmente la donna sfigurata si sente speso chiedere: cosa hai fatto per essere stata punita cosi ?
Une fenomeno impensabile per la sensibilità occidentale ma purtroppo molto diffusa nel subcontinente indiano
Per aiutare le donne ustionate con l’acido a Lahore, in Pakistan è in attività la Smile Again Foundation (fondazione: sorridi ancora) che si giova anche dell’aiuto di organizzazioni europee (tedesche e italiane)
La organizzazione è guidata da una imprenditrice, Musarat Misbah, una elegante e ricca signora che ha deciso di aiutare le donne ustionate dall’acido dopo un incontro fortuito alcuni anni fa
Una donna entrò nel suo ufficio una sera tardi ma lei non
volle riceverla Ma la donna tornò al mattino dopo ed era molto
insistente.
Si tolse la sciarpa e Misbah vide una ragazza senza volto.: non vi era il naso, gli occhi erano scomparsi,
era contratta dal mento al petto il che significava che non
poteva muovere il collo. A quella vista si senti le gambe
vacillare, si sedette, domandò cosa fosse successo. .
La ragazza le disse che era stata ustionata con
l’acido da suo marito e dai suoceri: voleva riavere il suo
bellissimo sguardo.
Misbah rispose: ‘ti aiuterò’ “. E lo fece. A proprie spese pagò per un intervento chirurgico.
La voce si è diffusa, è nata Smile Again Foundation alla quale ora, quasi 400 donne e ragazze hanno chiesto aiuto
Le storie che vengono raccontate dalle donne ustionate sono strazianti Ne scegliamo una
La storia di Bushra
Bushra quando esce, indossa il niqab pieno. Se la vedono per
caso il viso sfigurato lei racconta è successo
accidentalmente per il latte bollente. Ma non è vero. La
causa è la avidità, la rabbia, la malvagità di alcune
persone.
Cinque anni fa, era andata al matrimonio di suo fratello. una
felice occasione con musica e risate. Quando tornò da suo marito,
i suoceri dissero che era la tradizione di portare soldi dopo un
matrimonio.
Volevano 50.000 rupie – circa 600 dollari. Disse loro “Io non ho questo
somma : i miei fratelli non hanno soldi.” La chiamarono bugiarda.
la picchiarono ripetutamente. Poi la legarono. La
suocera le afferrò per i capelli e le tirò indietro la
testa. “Ero terrorizzato”, dice Bushra. e la sua voce
trema, ricordando il momento. Lei deglutisce duro, trattenendo a stento
le lacrime. Poi hanno messo un panno su un bastone imbevuto di acido e
il marito lo ha strofinato su un lato della faccia ustionandola
orribilmente Ma il suo calvario non era finito. Anche lo zio del
marito le strofinò il bastone sull’altro lato del viso. Poi la
costrinsero ad aprire la bocca e colarono ancora acido
sulla lingua. Bushra. svenuta per il dolore, non ricorda cosa è
successo dopo ma glielo hanno raccontato. Legarono il suo corpo
ad un ventilatore al soffitto e diedero alle fiamme la casa . Dissero
ai vicini , che Bushra aveva tentato di suicidarsi. Ma questi la
salvarono e la portarono in ospedale.
Per un anno è rimasta in ospedale. In stato di semi
incoscienza: non poteva aprire gli occhi, ma poteva sentire. Poi andò a
vivere con sua sorella. Bushra è passata attraverso 28 operazioni e
lentamente la sua faccia è andata migliorando
Lei vorrebbe essere un estetista e sta imparando in un salone di bellezza
Bushra non predica il perdono: il suo dolore è stato troppo lungo e
troppo grande. “Le persone sono crudeli verso le ragazze giovani e
innocenti. Se qualcuno non va d’accordo con qualcun altro allora può
ottenere il divorzio e andare avanti. Ma rovinare il volto di qualcuno,
appiccare il fuoco a qualcuno o versare l’acido sulla faccia di
qualcuno: le persone che fanno questo dovrebbero essere impiccate in
pubblico in modo che gli uomini si rendano conto che non si può fare
questo a una donna.”
Anche se per cultura siamo contro la pena di morte tuttavia non possiamo non condividere