Iran :“assalto” all’ambasciata
La dimostrazione contro la ambasciata di Italia è stata alquanto enfatizzata per la comunicazione , a caldo,fatta dal ministro Frattini: in realtà, come si vede anche dai video in rete, non ’c’è stato nessun vero tentativo di attaccare l’ambasciata e analoghe manifestazioni si sono svolte anche di fronte ad altre ambasciate occidentali. Infatti il fatto non ha avuto risonanza ne sui media iraniani, ne sui network mediorientali (come al Jazeera e al arabya). Possiamo dire che si tratta di “ordinaria amministrazione nell’ inquieto Iran
Questo non significa, però che questi fatti non abbiano una grande rilevanza politica : le autorità cercano di screditare la contestazione di facendola passare come un fatto orchestrato dagli americani “il grande satana “, secondo la definizione di Khomeini. La cosa pero non è agevole perche la contestazione è guidata da esponenti che ebbero un posto di rilievo nella rivoluzione iraniana e furono fedeli collaboratori di Khomeini stesso. La drammatizzazione dello scontro con l’Occidente serve allora a richiamare il senso di patriottismo che è eccezionalmente forte in Iran ( mentre è debole nel mondo arabo) e ricompattare quindi il popolo in difesa della patria in pericolo .
Il pensiero corre all’occupazione della ambasciata americana del 1980 ma si tratta di un contesto diverso Per ora l’Iran ha bisogno di tempo per completare il suo armamento nucleare che la metterebbe in grado di confrontarsi veramente con l’Occidente e Israele ma difficilmente questi lo permetteranno
L’attacco improvviso e decisivo può venire in qualsiasi momento, quando meno ce lo aspettiamo : in realtà non sappiamo a che punto siano veramente le cose sul piano militare al di la delle schermaglie propagandistiche .
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