Pubblicato in "Osservatorio Internazionale " luglio 2014, n 7, HOME
Fondamentalismo ebraico, islamico e cristiano
Giovanni De Sio Cesari
Nel mondo cristiano
Negli ultimi 15 anni il temine fondamentalismo viene usato generalmente per indicare le correnti più radicali ( integraliste, tradizionaliste ) dell’islam come il Wahabbismo. In realtà il termine indicava propriamente alcune correnti cristiane, generalmente nate nell’ambito cristiano americano, che intendevano tornare ai fondamenti biblici della cristianità, alla parola di Dio nel suo significato proprio, letterale senza interpretazioni libere e ampie che ne alterino il senso cosi come avvenuto nell’ultimo secolo sotto l’impulso della laicizzazione e modernizzazione imperante. L’aspetto più noto ed emblematico di questo fenomeno è la polemica contro l’evoluzionismo darwiniano. Essi rivendicano il creazionismo diretto di Dio, come riportato dalla genesi, che deve essere vera in ogni suo singolo verso e parola. Si respinge quindi le interpretazioni molto ampie fatte dalla chiesa cattolica e dalle maggiori chiese protestanti secondo le quali il punto importante da credere è che tutto è stato creato da Dio I versi della genesi possono essere quindi interpretati variamente e liberamente : i giorni possono indicare in effetti periodi lunghissimi di miliardi di anni, l’ordine di successione delle creazioni può essere anche diverso da quello indicato e cosi via fino a praticamente svuotare di senso tutto il racconto e accettare nella sostanza l’evoluzionismo concludendo che questo non è contrario alla fede cristiana della creazione divina del mondo. Il fondamentalista invece riafferma il senso letterale del racconto della genesi contesta radicalmente l’evoluzionismo e se questo non si accorda con l’evoluzionismo deve essere esso a essere respinto o reinterpretato e non la bibbia. Alcuni fondamentalisti riscoprono poi il divieto di nutrirsi di sangue presente nell’Antico Testamento e riaffermato anche nel Nuovo Testamento ma che la tradizione cristiana aveva poi lasciato cadere del tutto. Si rivedono pure i rapporti fra i sessi attenuando l’uguaglianza moderna, eccezionalmente riscoprendo addirittura la poligamia presente nell’Antico Testamento e mai condannata esplicitamente nel Nuovo Testamento.
Nel mondo islamico
Nel mondo islamico abbiamo un fenomeno molto simile a quello delle sette cristiane e per questo dopo l’11 settembre il concetto è stato applicato soprattutto la mondo islamico
Nell’islam sotto l’influenza dell’Occidente laico. le prescrizioni religiose si erano andate attenuando o meglio diversamente interpretate. Si noti che mentre il cristianesimo è soprattutto una filosofia ( i cui esperti, sono esperti in teologia, ramo della filosofia ) l’islam è soprattutto una legge detta sharia (strada) indicata da Dio i cui esperti sono propriamente dei giuristi ( ulema, Ayatollah ) che hanno il compito di emettere sentenze (fatwa ) nelle quali giudicano se un certo comportamento sia o meno conforme alla Sharia. Le prescrizioni islamiche possono quindi essere interpretate con una sensibilità moderna che le attenua e la reinterpreta. Caso emblematico è quello del Higiab ( velo islamico) che prende il valore emblematico dell’evoluzionismo dei cristiani Esiste nel Corano la prescrizione che le donne debbano coprire i propri “ornamenti” ( forme femminili) con una Higiab (=copertura tradotto impropriamente con velo) Per i fondamentalisti tutta il corpo della donna deve essere coperta fino ai capelli (che fanno parte della bellezze femminili) e in tutto o in parte anche il viso. Per i modernisti invece può anche essere inteso come un generico richiamo al pudore femminile per cui si possono indossare anche vesti all’occidentale. Poichè la sharia ( a differenza delle scritture cristiane) dà prescrizioni per tutti gli aspetti della vita, dalla alimentazione alla eredità, dalla vita familiare al diritto penale, in pratica l’osservanza fondamentalista non è compatibile con una vita di stile occidentale. E’ in pratica, impossibile da osservare a chi vive in un paese occidentale: come si fa a pregare 5 volte al giorno a ore definite, a mangiare solo cibi cotti in un certa maniera, digiunare per l’intero mese del ramadan , applicare le norme sulla eredità, lapidare le adultere e cosi via. Sono cose possibili solo in una società che tutta insieme osservi scrupolosamente questi precetti che sia, cioè, veramente tutta islamica. La prescrizione cristiane sono molto invece molto più generali
Nel mondo ebraico
Anche nell’ebraismo si manifesta il fondamentalismo, come in tutte le religioni, d’altronde : esso è molto più vicino a quello islamico che a quello che a quello cristiano: esaminiamone le ragioni
Vediamo che si intende innanzi tutto per ebreo: Il termine insieme a quello di giudeo è usato fuori al mondo ebraico. Gli ebrei invece si definiscono israeliti cioè discendenti da Israele ,il personaggio comunemente noto come Giacobbe, figlio di Isacco, nipote di Abramo . che ebbe dodici figli che costituirono poi le 12 tribù . Il nome di Israele gli fu dato dal misterioso personaggio con il quale lottò tutta una notte per avere la benedizione
Israelita quindi significa discendente da Israele, indica una legame genetico, una razza diremmo.
Può pero pure indicare la fede religiosa nel Dio di Isacco e di Giacobbe. quello stesso Dio nel quale credono poi anche cristiani e islamici. Non necessariamente pero un israelita deve essere anche un credente nella fede ebraica. Anzi, in Occidente, i credenti erano molto pochi Nei secoli un certo numero di israeliti ( ebrei) si sono convertiti al cristianesimo o all’islam e sono stati ricevuti in queste comunità religiose senza essere considerati più ebrei. D’altronde gli apostoli e i primi cristiani erano tutti ebrei come lo era Cristo. Ma d’altra parte la religione ebraica non ammette conversioni: la benedizione di Dio si applica solo ai figli, ai discendenti di Israele e ad essi solo è riservata quella fede. Non si può aderire alla religione ebraica, bisogna nascervi : precisamente si è ebrei solo se lo è la madre. Il fatto di aderire ad altra fede non toglie il fatto che si rimane figli di israele. Una situazione piuttosto insolita : un ebreo cristiano o mussulmano rimane ebreo per gli ebrei ma non per i cristiani e per i mussulmani .
Fino all’800 essere ebreo indicava quindi una religione per cristiani e mussulmani ma una popolo per gli ebrei. Da allora, però, la diffusione delle teorie razziste nell’Occidente provocarono una cambiamento nella percezione di ebreo passando da una riferimento prettamente religioso a uno razziale: si aderisce così, paradossalmente, proprio alla concezione ebraica di ebreo. Le leggi razziali , a differenza di quelle medioevali, colpirono gli ebrei in quanto razza non in quanto religione: Non importava affatto che religione seguissero: gli ebrei erano i i figli degli ebrei qualunque credenza religiosa seguissero.
Gli ebrei seguivano la cultura dei popoli presso cui abitavano. Non esiste propriamente una cultura distinta di cui molto si è favoleggiato nei secoli: un ebreo non ha niente di speciale rispetto agli altri abitanti della terra in cui vive. La religione è l’unica, anche se importantissima distinzione, ma questa non sempre è presente. Notiamo che la quasi totalità degli ebrei che illustrarono la scienza, l’arte, la letteratura occidentale erano persone che non seguivano affatto la religione ebraica, da Marx a Freud, da Einstain a Spinoza
Israele fu fondato da ebrei europei che portarono quindi la cultura laica, moderna, occidentale generalmente orientata al socialismo, in grande maggioranza non credenti e comunque tutti laici. Israele è nata quindi per dare una patria a tutti i discendenti di Israele non ai credenti nella religione ebraica. Lo stato di Israele quindi non è uno stato confessionale: potrebbe essere indicato come razzista se razzista non indicasse un altro fenomeno. Gli ebrei provenienti dall’Europa vengono indicati impropriamente come aschenaziti: il termine si riferisce storicamente agli ebrei che provenivano dalla Germania e che pertanto parlavano l’Yddish, una lingua alto germanica con elementi slavi e ed ebraici scritta in caratteri ebraici. In questo senso quindi Israele è una parte dell’Europa cosi come lo sono gli emigrati europei in America.
Ma dopo la guerra del 48 in Israele si rifugiarono tutti gli ebrei dei paesi arabo mussulmani che vi portarono la relativa cultura religiosa intollerante e radicale, lontanissima da quella laica e democratica dei primi fondatori. Vengono genericamente e impropriamente indicati come sefarditi. Storicamente i sefarditi erano gli ebrei espulsi nel 1492 dalla Spagna (Sefar in arabo) e che si diffusero in tutto il bacino del mediterraneo ma anche nell’Europa orientale portando con se in parte lo spagnolo medioevale Le comunità ebraiche italiane sono spesso ma non sempre sefarditi. Si veda ne “il Giardino dei Finzi Contini” di Bassani come ancora negli anni 30 usavano fra di loro parole spagnole e come una bellissima sinagoga sefardita si trova anche a Praga
Gli ebrei di origine medio orientale quindi hanno portato una cultura molto simile a quella mussulmana . Sono nate quindi (ma non necessariamente solo fra i cosi detti sefarditi) correnti fondamentaliste molto simili a quelle mussulmane. Da notare pure che la fede ebraica è molto più vicina a quella islamica che alla cristiana In tutte e due le religioni quelle che conta infatti è una legge minuta e pervasiva da osservare puntigliosamente. Alla sharia corrisponde la Halacha ( che ha lo stesso significato di sharia, cioè via indicata da dio) Vi sono prescrizioni altrettanto minute e complesse da seguire, in effetti non praticabili al di fuori di un un contesto globale che lo adotti.
Si sono formati quindi nuclei minoritari ma molto compatti, aggressivi e in espansione che adottano puntigliosamente la Halacha in modo piu radicale di come i wahabiti osservano la sharia. Ad esempio :il riposo del sabato spinto fino all’estremo: niente circolazione stradale ,proibito pure accendere la luce. E’ la gente che puntigliosamente adotta la cucina Kosher ( permessa) con infinite dispute su quale pesce sia o meno koscer, che usa due frigoriferi, uno per le carni e uno per i latticini, nel terrore che i due cibi possano mescolarsi, cosa proibita dalla Torah (legge ebraica)
Poichè un processo analogo è avvenuto nei paesi arabi, il conflitto etnico politico dei tempi di Arafat è diventato sempre piu un fenomeno di scontro religioso fra due fanatismi: da una parte c’è chi disegna i confini di Israele con la Bibbia in mano ritenendo che quella sia la terra assegnata per sempre da Dio in persona, direttamente ai figli di Israele Dall’altra gli integralisti arabi (Hamas) parlano di waqf (sacro deposito): la terra di Palestina. Come tutte le altre terre conquistate, sarebbero state consacrate ad Allah in modo irrevocabile : nemmeno gli abitanti stessi avrebbero il diritto di rinunciare a quella terra
Osserviamo pure che il fondamentalismo ebraico è piu angusto di quello cristiano e islamico. Questi infatti sono espressioni pur sempre di due grandi religioni i diffuse in tutto il mondo che hanno dato impulso a grandi civiltà e che soprattutto si rivolgono a tutti gli uomini senza distinzione di razza o di etnia. Il fondamentalismo ebraico invece rimane legato a una religione puramente nazionale, anzi etnica, che presuppone che il Dio creatore dell’universo abbia scelto a popolo eletto solo i discendenti di una persona, Israele (Giacobbe) e che discrimina pertanto tutti gli altri uomini. L’ebraismo non ha creato grandi civiltà ma è rimasto sempre ai margini di quelle antiche come di quelle moderne: come ricordato lo straordinario impulso dato alla cultura e alla scienza occidentale proviene tutto da ebrei dissidenti , più o meno in rotta con la propria cultura di origine .
Il fondamentalista ebraico si limita a osservare in modo ossessivo la halacha nella convinzione che quello sia tutto quello che occorra per mantenere l’aiuto di Dio che in cambio avrebbe loro promesso quel fazzoletto di terra, poco appetibile, stretto fra monti e deserti e che viene invece definita pomposamente come la terra dove "scorre latte e miele"
In questo momento storico l'ostacolo principale alla formazione di due stati, unico processo che puo portare veramente alla pacificazione è bloccato dalla intransigenza dei fondamentalisti israeliani che non intendono lasciare agli arabi una parte di quella terra che Dio avrebbe dato loro circa 3.000 anni fa.
Si noti che Gaza non faceva parte propriamente dell’antica Israele e quindi poteva anche essere lasciata agli arabi come, di fatto, è avvenuto
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