IL RIFLETTERE 1 ottobre 03
RECENSIONE
Giovanni De Sio Cesari STORIA DELL FILOSOFIA CINESE--. CRISTIANESIMO E RELIGIOSITA’ CINESE--- ILBUDDISMO
Ormai la Cina sta assumendo un posto sempre più importante nell’ambito internazionale e i grattacieli di Canton e Shangai hanno ben poco da invidiare a quelli di Detroit o di Tokio. E’ tempo anche di riscoprire i caratteri di quella antica civiltà : un contributo in tal senso ci viene dai saggi del De Sio. L’Autore non intende mettere a fuoco la antica tradizione cinese alla quale dedica modesto spazio ma al contrario mostrare lo sviluppo della cultura cinese nei tempi moderni. Una antica abitudine mentale europea è quella di considerare la cultura cinese ferma a migliaia di anni fa. Si esaminano in genere le dottrine di Confucio, del Tao o di Budda come reperti storici archeologici. Al contrario, in questi saggi, si mostra come la cultura cinese si sia evoluta attraverso i secoli non meno di quella europea e soltanto nell’Ottocento essa ha avuto una stasi che la ha portata a un certo ritardo storico rispetto all’Occidente. Ma è da tener presente che i drammatici avvenimenti succedutosi nel 900 hanno
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cambiato profondamente la Cina che appare ora un paese più aperto al nuovo che gli stessi paesi occidentali. In questa prospettiva capire la Cina moderna significa capire i fermenti che germogliano nella sua cultura e non attardarsi alla pure illustre e antichissima tradizione. Comunque la Cina ha spesso conosciuto nella sua tradizione con molti secoli di anticipo, alcune di quelle che noi consideriamo conquiste della civiltà occidentale: da secoli in Cina i pubblici uffici si assegnano con concorsi aperti a tutti, lo Stato è laico e tollerante, non vi sono lotte religiose che hanno purtroppo insanguinato l’Occidente Particolare spazio è riservato al problema religioso: in un periodo di tolleranza rinascono antiche forme religiose ma lo spirito non è un “ritorno all’antico” come nell’Islam ma una nuova prospettiva. Non dobbiamo ad esempio identificare il Buddismo come la religiosità tibetana (come quasi sempre facciamo in Occidente), che è intrisa di antiche superstizioni, una fuga dalla realtà moderna ma pensare a un buddismo impegnato secondo la lezione confuciana. Nel nuovo contesto religioso cinese, secondo l’Autore, vi è anche ampio spazio per il Cristianesimo. G. S.
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