BAMBINI E CALCOLATORI

 

E' opinione generalmente accettata che ogni epoca ha i suoi
modelli fondamentali a cui si ispirano tutte le istituzioni.

Ad esempio il modello feudale dava la sua impronta a tutti
gli aspetti della società come nel 600 l'assolutismo monarchico
costituì un modello fondamentale nelle relazioni fra gli uomini.

La nostra epoca è certamente caratterizzata dalla industria-
o meglio da quella seconda fase dell'industrializzazione
che generalmente viene definita “ rivoluzione cibernetica ".

Dalle istituzioni civili alle amministrazioni di condomini, dagli
apparati burocratici alla organizzazione del tempo libero, dalla
vita familiare fino in qualche modo alla vita ecclesiale tutto pare
debba improntarsi all'efficientismo industriale e cibernetico.
Anche la scuola non sfugge naturalmente a questo principio:
anche essa in qualche modo deve ispirarsi al modello industriale e non potrebbe essere altrimenti visto che la scuola vive nella e per la società. Il bambino stesso porta a scuola il suo mondo che non è più popolato tanto da spade e fucili, bambole di pezza e carrettini ma da video-games e giochi elettronici di tutti i tipi, forme e grandezze adatti per tutte le età tranne che per le mature.
I nonni infatti non paiono proprio “ capire » il funzionamento di
questi “ infernali “ aggeggi con il loro rapido, misterioso, incomprensibile accendersi di mille piccoli punti luminosi mentre i genitori riescono, sì, con un po' di buona volontà a raccapezzarsi , riescono pure a farli funzionare ma vengono inesorabilmente umiliati dai loro piccoli rampolli appena confrontano i risultati ottenuti con quelli loro.....

Nulla di strano, nulla di allarmante, ci pare: la generazione
dei padri ha imparato molto per tempo a guidare automobili, manipolare lavatrici, lavastoviglie e battitappeti: la nuova generazione è destinata a manovrare il calcolatore
 ed è bene che lo apprendanom a fare sin da piccoli.

Il prestigio di un padre qualche tempo fa agli occhi dei propri figli (e non solo di essi) era condizionato anche (se non soprattutto) dalla sua capacità di guidare un'automobile: il prestigio dei  padri è ora similmente legato alle capacità di usare il calcolatore domestico e non.