Pubblicato su www.cattolici.net   sabato 27/3/04     HOME

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IL VELO ISLAMICO
di Giovanni De Sio

In Francia il governo lo ha proibito per legge nelle scuole e uffici pubblici in nome della laicità dello stato,in Italia si segnala qualche caso di intolleranza. Dappertutto in Occidente si è perplessi e si oscilla fra tolleranza e intolleranza a seconda che esso venga considerato una espressione di libertà culturale o un simbolo di discriminazione verso le donne. Negli ultimi anni esso è diventato veramente il pomo della discordia, un simbolo di identità contestato o difeso non solo in lOccidente quanto e soprattutto nell'ambito stesso del mondo islamico andando molto al di la come valore emblematico del fatto in se stesso
Cercheremo di dare qualche sintetico elemento di chiarificazione .
Nel Corano è previsto un velo ,in arabo Higiab: letteralmete ''copertura'', che viene tradotto impropriamente con “velo” e in francese talvolta anche con ''foulard'' che da una idea più elegante e gioiosa
Nel Corano si legge:
''Sura XXIV An-Nûr (La Luce) :
E di' alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti (bellezze), se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo(Higiab) fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri……….,''
Anche nell'ambito cristiano si parla del velo delle donne. L'apostolo Paolo infatti prescrive:
'' ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore al suo capo, perché è come se fosse rasa.. Giudicate voi stessi: è decoroso che una donna preghi Dio senza avere il capo coperto?,Non vi insegna la stessa natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? Mentre se una donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come ornamento.(1Corinzi 11:6) ''
La chioma viene cioè considerata un attributo di bellezza femminile e come tale deve essere, per modestia, coperta anche per non distrarre gli uomini dal raccoglimento religioso. Non viene però prescritto al di fuori della pratica religiosa. L'obbligo del velo nelle chiese negli ultimi anni si è andato perdendo ed è continuata la tradizione nelle occasioni solenni come cresima, prima comunione e soprattutto nel matrimonio nel quale tuttavia ha perso completamente il suo scopo originale di coprire la chioma, è divenuto trasparente, elemento di ornamento e non certo di modestia.
Nell'ambito islamico la donna non doveva mostrarsi in pubblico e quando lo faceva si doveva coprire il più possibile indossando il velo che può però essere di molti tipi diversi : alcuni coprono semplicemente i capelli, altri anche il viso (chador iraniano) e altri ancora coprono completamente tutto il capo (burqa afgano).
Per alcuni la prescrizione coranica viene interpretata come un semplice invito alla modestia del vestire delle donne e non propriamente come una tassativa prescrizione religiosa e il velo viene visto semplicemente come una tradizione ormai da superare. In questa ottica molte mussulmane ormai non lo usano più, in molti paesi ormai è raro e addirittura Kemal Ataturk in Turchia lo proibì proprio per legge
Per altri invece il velo è una prescrizione fondamentale: Cosi si esprime Al Turabi Hasan:
'' indossare il velo è un dovere preciso e inderogabile. La donna musulmana che indossa il velo, esprime per mezzo di esso in forma tacita, la sua identità islamica ed è fuorviante dall'lslàm il pensiero, purtroppo diffuso, che possa chiamarsi musulmana, la donna che non porta il velo, giustificandosi col dire che l'importante è avere fede dentro! ''
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Facciamo qualche notazione sul significato del velo
• di per se il velo, specie nella versione moderata del foulard che copre solo i capelli non è nulla di strano,è presente anche nella nostra tradizione e non si vede perchè non possa essere indossato dalle donne che lo desiderino
• il velo islamico però ha un valore di modestia del vestire femminile: ormai noi siamo abituati a vedere donne che si vestono in modo estremamente succinto: naturalmente l'obbligo di portare il velo significa che la donna deve essere '' molto'' coperta : non si può immaginare una ragazza che porti il velo e indossi una minigonna o una camicetta trasparente. Pertanto il velo diventa una specie di freno all'esibizione del corpo femminile che alla società mussulmana appare una mancanza di pudore assolutamente inaccettabile: il velo diviene un rimedio drastico e sicuro.
• il velo ha poi un significato più generale. Ormai , non possiamo negarlo, in Occidente vi è un ampia libertà sessuale e i rapporti pre-matrimoniali sono molto diffusi. La società mussulmana (come d'altronde quella cattolica) non intende assecondare questo costume: il velo diventa anche allora il simbolo di un comportamento che riserva i rapporti sessuali strettamente all'ambito matrimoniale.
• il velo infine costituisce un segno della tradizione mussulmana. Diventa quindi un simbolo di identità culturale, esibito per chiedere rispetto e considerazione
In Occidente in genere non si intendono tutte queste motivazioni: il velo appare semplicemente come un elemento di subordinazione, di discriminazione della donna: ciò può essere vero solo nel senso e nella misura in cui si intende che certi principi morali siano contrari alla donna. Ma gli islamici affermano esattamente il contrario: i principi della morale tradizionale non sono contro la donna ma a suo favore.
Il problema pero che si pone è l’uso politico del “velo”: esso viene visto sia in Occidente che nel mondo musulmano come una riaffermazione della lettera del corano e della tradizione islamica, di una interpretazione che noi definiamo fondamentalista che è il terreno fertile d cui nasce il terrorismo.
Si tratta di un nodo davvero difficile a sciogliersi perchè il velo assume significati cosi diversi nello stesso momento che non si riesce a capire cosa esso sia.
Io tenderei a credere che nei “fatti” esso è diventato un elemento di discriminazione o meglio di autoesclusione: qualunque sia il valore che in “teoria” possiamo dare ad esso, nei “fatti” in Occidente il velo è visto come simbolo di discriminazione antifemminile, di fondamentalismo, addirittura di potenziale pericolo terroristico, comunque sempre come un corpo estraneo. Una donna con il velo non sarà mai considerata in Occidente una donna come un’altra. I simboli hanno il significato che viene percepito non quello che essi avrebbero in teoria. Credo che da noi il velo abbia un significato irrimediabilmente negativo
 


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