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IL VELO ISLAMICO
di Giovanni De Sio
In Francia il governo lo ha
proibito per legge nelle scuole e uffici pubblici in nome della laicità dello
stato,in Italia si segnala qualche caso di intolleranza. Dappertutto in
Occidente si è perplessi e si oscilla fra tolleranza e intolleranza a seconda
che esso venga considerato una espressione di libertà culturale o un simbolo di
discriminazione verso le donne. Negli ultimi anni esso è diventato veramente il
pomo della discordia, un simbolo di identità contestato o difeso non solo in
lOccidente quanto e soprattutto nell'ambito stesso del mondo islamico andando
molto al di la come valore emblematico del fatto in se stesso
Cercheremo di dare qualche sintetico elemento di chiarificazione .
Nel Corano è previsto un velo ,in arabo Higiab: letteralmete ''copertura'', che
viene tradotto impropriamente con “velo” e in francese talvolta anche con ''foulard''
che da una idea più elegante e gioiosa
Nel Corano si legge:
''Sura XXIV An-Nûr (La Luce) :
E di' alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non
mostrare, dei loro ornamenti (bellezze), se non quello che appare; di lasciar
scendere il loro velo(Higiab) fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad
altri che ai loro mariti, ai loro padri……….,''
Anche nell'ambito cristiano si parla del velo delle donne. L'apostolo Paolo
infatti prescrive:
'' ma ogni donna che prega o profetizza senza avere il capo coperto fa disonore
al suo capo, perché è come se fosse rasa.. Giudicate voi stessi: è decoroso che
una donna preghi Dio senza avere il capo coperto?,Non vi insegna la stessa
natura che se l'uomo porta la chioma, ciò è per lui un disonore? Mentre se una
donna porta la chioma, per lei è un onore; perché la chioma le è data come
ornamento.(1Corinzi 11:6) ''
La chioma viene cioè considerata un attributo di bellezza femminile e come tale
deve essere, per modestia, coperta anche per non distrarre gli uomini dal
raccoglimento religioso. Non viene però prescritto al di fuori della pratica
religiosa. L'obbligo del velo nelle chiese negli ultimi anni si è andato
perdendo ed è continuata la tradizione nelle occasioni solenni come cresima,
prima comunione e soprattutto nel matrimonio nel quale tuttavia ha perso
completamente il suo scopo originale di coprire la chioma, è divenuto
trasparente, elemento di ornamento e non certo di modestia.
Nell'ambito islamico la donna non doveva mostrarsi in pubblico e quando lo
faceva si doveva coprire il più possibile indossando il velo che può però essere
di molti tipi diversi : alcuni coprono semplicemente i capelli, altri anche il
viso (chador iraniano) e altri ancora coprono completamente tutto il capo (burqa
afgano).
Per alcuni la prescrizione coranica viene interpretata come un semplice invito
alla modestia del vestire delle donne e non propriamente come una tassativa
prescrizione religiosa e il velo viene visto semplicemente come una tradizione
ormai da superare. In questa ottica molte mussulmane ormai non lo usano più, in
molti paesi ormai è raro e addirittura Kemal Ataturk in Turchia lo proibì
proprio per legge
Per altri invece il velo è una prescrizione fondamentale: Cosi si esprime Al
Turabi Hasan:
'' indossare il velo è un dovere preciso e inderogabile. La donna musulmana che
indossa il velo, esprime per mezzo di esso in forma tacita, la sua identità
islamica ed è fuorviante dall'lslàm il pensiero, purtroppo diffuso, che possa
chiamarsi musulmana, la donna che non porta il velo, giustificandosi col dire
che l'importante è avere fede dentro! ''
.
Facciamo qualche notazione sul significato del velo
• di per se il velo, specie nella versione moderata del foulard che copre solo i
capelli non è nulla di strano,è presente anche nella nostra tradizione e non si
vede perchè non possa essere indossato dalle donne che lo desiderino
• il velo islamico però ha un valore di modestia del vestire femminile: ormai
noi siamo abituati a vedere donne che si vestono in modo estremamente succinto:
naturalmente l'obbligo di portare il velo significa che la donna deve essere ''
molto'' coperta : non si può immaginare una ragazza che porti il velo e indossi
una minigonna o una camicetta trasparente. Pertanto il velo diventa una specie
di freno all'esibizione del corpo femminile che alla società mussulmana appare
una mancanza di pudore assolutamente inaccettabile: il velo diviene un rimedio
drastico e sicuro.
• il velo ha poi un significato più generale. Ormai , non possiamo negarlo, in
Occidente vi è un ampia libertà sessuale e i rapporti pre-matrimoniali sono
molto diffusi. La società mussulmana (come d'altronde quella cattolica) non
intende assecondare questo costume: il velo diventa anche allora il simbolo di
un comportamento che riserva i rapporti sessuali strettamente all'ambito
matrimoniale.
• il velo infine costituisce un segno della tradizione mussulmana. Diventa
quindi un simbolo di identità culturale, esibito per chiedere rispetto e
considerazione
In Occidente in genere non si intendono tutte queste motivazioni: il velo appare
semplicemente come un elemento di subordinazione, di discriminazione della
donna: ciò può essere vero solo nel senso e nella misura in cui si intende che
certi principi morali siano contrari alla donna. Ma gli islamici affermano
esattamente il contrario: i principi della morale tradizionale non sono contro
la donna ma a suo favore.
Il problema pero che si pone è l’uso politico del “velo”: esso viene visto sia
in Occidente che nel mondo musulmano come una riaffermazione della lettera del
corano e della tradizione islamica, di una interpretazione che noi definiamo
fondamentalista che è il terreno fertile d cui nasce il terrorismo.
Si tratta di un nodo davvero difficile a sciogliersi perchè il velo assume
significati cosi diversi nello stesso momento che non si riesce a capire cosa
esso sia.
Io tenderei a credere che nei “fatti” esso è diventato un elemento di
discriminazione o meglio di autoesclusione: qualunque sia il valore che in
“teoria” possiamo dare ad esso, nei “fatti” in Occidente il velo è visto come
simbolo di discriminazione antifemminile, di fondamentalismo, addirittura di
potenziale pericolo terroristico, comunque sempre come un corpo estraneo. Una
donna con il velo non sarà mai considerata in Occidente una donna come un’altra.
I simboli hanno il significato che viene percepito non quello che essi avrebbero
in teoria. Credo che da noi il velo abbia un significato irrimediabilmente
negativo
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