Pubblicato su www.cattolici.net lunedi 29/11/04 HOME
Problemi e società
IL
CRISTIANESIMO E' FALLiTO ?
La civiltà cristiana non ha abolito la guerra, l’ingiustizie, il razzismo e tanto altro. in una parola il MALE e sono passati duemila anni: quindi esso è fallito e pertanto i suoi principi sono errati o inapplicabili o solo un sogno : sembra una tesi convincente.
Tuttavia questo discorso considera il cristianesimo come una teoria sociologica o politica ma il cristianesimo è una religione. Essa afferma che ogni uomo è libero di scegliere fra il bene e il male. Ogni uomo sceglie lui, personalmente, è responsabile in proprio, non può delegare nessun altro.
Parliamo infatti di contemporaneità del Cristo : non conta il tempo o il posto in cui vivi: puoi accettare o respingere in ogni epoca il Cristo.
I contemporanei videro direttamente il Cristo, videro le sue opere, videro le sue guarigioni prodigiose ma non per questo tutti lo accettarono. Solo pochi, in effetti, credettero in lui. lo accettarono veramente E perfino Pietro che poi fu detto il principe degli apostoli lo rinnegò per ben tre volte. Anche noi, dopo duemila anni siamo tutti chiamati personalmente ad accettare o rifiutare il Cristo.
Questo significa che ogni uomo in ogni momento, in ogni civiltà liberamente sceglie: non si può quindi ipotizzare un tempo o un mondo in cui tutti scelgano il bene, ci saranno sempre coloro che scelgono il male.
S. Agostino esprime questo concetto dicendo che la città di Dio e quella terrena ( del male) saranno sempre commiste inestricabilmente fino alla fine dei tempi. Quindi non si ipotizza una vittoria dei giusti sui malvagi su questa terra ma una lotta senza fine in cui ognuno sceglie la sua parte: solo alla fine dei tempi si divideranno i giusti dai malvagi e si udranno le divine parole:
"Venite, voi, i benedetti del Padre mio; ereditate il regno che v'è stato preparato fin dalla fondazione del mondo perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi".
Questo tradotto in termini laici, significa che la bontà non appartiene a una civiltà o a una razza o a un tempo ma si distribuiscono grosso modo uniformemente . Il progresso può migliorare le istituzioni sociali ma gli uomini non sono ne migliori ne peggiori di quanto lo furono agli inizi. La storia di Caino e Abele continua sempre… anche se la clava la si usa meno, si usano però altri mezzi !
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Giovanni De Sio