Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi  1/11/04      HOME

 

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CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE
di: Giovanni De Sio


Vorremmo presentare qualche breve considerazione sulle dolorose notizie di attentati alle chiese cristiane cattoliche in Iraq per cercare di comprendere non le cause prossime difficilmente identificabili ma la cornice generale dalla quale essi prendono significato. E’ opportuno partire da un sommario cenno storico. Generalmente noi tendiamo ad identificare mondo arabo con mondo dell’Islam. In effetti è un errore: dalla penisola araba i mussulmani arabi invasero tutto il medio Oriente che da secoli era cristiano ed anzi la culla del cristianesimo stesso. Essi non costrinsero propriamente i cristiani a convertirsi all’Islam: tuttavia li posero in una situazione di emarginazione politica e sociale per uscire dalla quale essi dovevano convertirsi all’islam. I cristiani, come gli ebrei erano dei “dimmy “ cioè “protetti” dell’autorità in cambio di una tassa: la loro posizione dipendeva sempre però dal potentato di turno che poteva essere più o meno tollerante e generoso con essi: tale situazione portò a una progressiva diminuzione dei cristiani e una islamizzazione di tutte quelle terre. Tuttavia consistenti gruppi di cristiani resistettero e conservarono la loro fede. Alla fine dell’800, anche nei paesi islamici cominciò a farsi strada l‘idea della laicità dello stato e in questa prospettiva i cristiani ottenevano la pienezza dei diritti civili di cui non avevano mai goduto. Anzi, poichè in genere si trattava di comunità evolute culturalmente ed economicamente e inoltre in più facile comunicazione con l’Occidente ( il clero spesso aveva studiato in Italia) ebbero un ruolo di primo piano nello sviluppo economico e civile dei paesi arabi. La situazione comincia però a mutare dopo il 1950: si affermano correnti nazionalistiche anti occidentali che vedono nei cristiani dei potenziali alleati dei loro correligionari europei. Ma la situazione si aggrava soprattutto con il prevalere delle correnti islamiche più radicali che intendono riaffermare i principi tradizionali coranici e quindi a ricacciare i cristiani in una situazione di emarginazione politica e sociale ormai inaccettabile
In questo quadro nell’Iraq, benchè i cristiani non abbiano avuto alcuna parte nell’intervento americano, anzi il Santo Padre è stato uno dei più strenui avversari di esso, tuttavia la posizione dei cattolici si è fatta più delicata. Se gli estremisti islamici fanno una guerra di religione contro gli “infedeli” americani da quale parte stanno gli “infedeli” arabi? E poi soprattutto i cristiani sono dei “dimmy”: possono conservare la loro religione ma non hanno diritti politici che in uno stato islamico spettano per definizione esclusivamente ai fedeli islamici. Non possono quindi aver voce nella politica dell’Iraq anche se vi vivono da molti secoli prima che vi giungessero i mussulmani. Da qui le bombe nelle chiese paiono degli avvertimenti: essi sono dei “tollerati “, non hanno diritti politici e sociali: che si stiano al loro posto se vogliono sopravvivere.
La possibilità dei cristiani di sopravviver nel Medio Oriente passa essenzialmente nella affermazione dello stato laico : la formazione di correnti o stati islamici sarebbero la fine del cristianesimo in Medio Oriente essendo ormai impensabile che essi possano rassegnarsi alla posizione di emarginazione subita per oltre milletrecento anni.
D’altra parte bisogna pure notare che la percentuale dei cristiani nei paesi arabi negli ultimi 50 anni è andata progressivamente diminuendo. A ciò hanno contribuito due diversi fattori: da una parte trattandosi in genere di gruppi socialmente più elevati hanno una minore natalità ,mentre quella dei mussulmani si mantiene alta per l’abbattimento della mortalità infantile e dall’altra la situazione sociale e politica a cui prima accennavamo ha fatto sì che molti sono emigrati in Occidente dove possono godere della pienezza dei diritti politici di cui non hanno mai goduto nei loro paesi di origine.




Per la situazione in generale dei cristiani in Medio Oriente vedasi l’opinione del gesuita egiziano Khalil Samir
http://www.paginecattoliche.it/teo_islam.htm 

Per approfondimento sull’Islam
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