Pubblicato su www.cattolici.net   lunedi/20/9/04       HOME

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SCIENZA E RELIGIONE
di: Giovanni De Sio


E’ abbastanza comune e corrente l’idea che la scienza e la religione siano in contrasto per cui si sente dire che chi ha una mentalità scientifica (o anche semplicemente razionalista) non può essere credente. Il concetto talvolta lo si ritrova anche nel mondo cattolico in cui non pochi si sono convinti che la fede sia in contrasto con la scienza e che quindi quasi occorre fare una scelta fra l’una e l’altra. Ma che questa idea sia del tutto infondata è dimostrato empiricamente (cioè scientificamente ) dal fatto che un gran numero di scienziati o semplicemente di professionisti del campo scientifico ( medici, chimici, professori) sono dei credenti. Non sappiamo se siano state fatte delle statistiche in proposito ma crediamo che il tasso di credenti e praticanti fra i professionisti delle scienze non si discosti significativamente dal tasso dei credenti della popolazione in generale. Tuttavia se un equivoco vi è, ci deve anche essere un motivo: ed è quello che brevemente cercheremo di illustrare di seguito.
Si dice che da kant in poi ci si è resi conto che la religione non è un fatto scientifico. Questo è senza altro vero: ma bisogna comprendere il senso di questa affermazione. Innanzi tutto con il termine scienza si intende la” scienza naturale “ cioè quel determinato campo della conoscenza umana che ha, per definizione, il proprio campo nella conoscenza della natura, il campo cioè che può essere conosciuto e sperimentato più o meno direttamente attraverso la verificazione empirica. E’ chiaro che in questo senso tutti i problemi religiosi sono per definizione al di fuori del suo ambito perché,sempre per definizione. il divino è ciò che al di fuori del sensibile. Per analogo motivo sono al di fuori del campo scientifico la morale, la politica,l’arte e in generale tutto quelle ricerche che riguardano non l’essere ( cioè come sono le cose effettivamente ) ma il dover essere (cioè come sia giusto, bene, augurabile che siano le cose). Nasce un errore logico quando l’affermazione che la “religione è al di fuori della scienza” viene intesa come se significasse “la religione è contro la scienza”: Ma si tratta di un errore grossolano : è come se un medico dicesse:” io non mi intendo di astronomia perchè essa al di fuori del campo medico” e si intendesse che l’astronomia sia contro la medicina. La diversità dei campi di conoscenza non significa che l’uno esclude l’altro anzi il contrario: una volta ben definito il campo della scienza e della religione possiamo affermare che in linea di principio l’una non possa escludere l’altra.