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Problemi e società

La febbre del sabato sera

Giovanni De Sio

Lunedi, 30 novembre 2009
Nei centro delle città, ogni sabato sera si assiste a una scena spettacolare : una folla incredibili di giovani affolla le strade, blocca il traffico. riempie fino all’inverosimile pub, discoteche e locali di ogni genere e di ogni prezzo davanti ai quali si formano file interminabili di attesa Qualcuno allora pensa che ci siano masse infinte di sfaccendati , di bamboccioni traendo quindi pessimi auspici per le il futuro.
Ma occorre prudenza nel giudicare e chiedersi ma chi sono effettivamente tutti quei i giovani
La cosa che deve esser innanzi tutto notato è che in effetti non sono poi cosi giovani: non sono solo adolescenti ma molti hanno superato la trentina In un non lontano passati non si definirebbero giovani ma sarebbero madri e padri alle prese con le non facili cure per i rispettivi bambini: a quell’ora sarebbero tranquillamente a casa propria dopo aver messo a letto i figli
Ma nella nostra società la adolescenza intesa come quella età nella quale non si è ancora adulti ma nemmeno ragazzi viene dilatata oltre misure
Secondo la natura di ogni specie quando un cucciolo è in grado di badare a se stesso allora bada a se stesso senza più gli aiuti dei genitori Nella specie umana la fase preparatoria della vita è eccezionalmente lunga. Nel passato, l'ingresso fra gli adulti veniva posticipato ma di un poco rispetto a quella naturale: anche se fisicamente la crescita era finita tuttavia si aspettava ancora qualche anno per entrare nel mondo cioè produrre e sposarsi. Ma ora la lunghezza esagerata degli studi, la difficoltà di trovare lavoro e casa e quindi di metter su famiglia si prolunga fino a oltre i 30 anni. Allora si resta adolescenti, non più bambini ma nemmeno adulti veramente, per un tempo smisuratamente lungo: e' la massa sconfinata dei giovani che non sa che fare il sabato sera perche non ha ne lavoro ne famiglia
La vita attiva (lavorativa) delle persone si restringe sempre di più rispetto a una lunghissima preparazione che dura più di 30 anni e poi una uscita dalla vita lavorativa spesso anticipata a prima dei 60 anni La vita si è allungata: ma la vita attiva pare tanto breve in proporzione: si è troppo tempo giovani, troppo tempo vecchi.
La folla del sabato sera pero non deve far credere che i giovani moderni siano tutti fatui e inconcludenti Un grandissimo numero di giovani infatti lavora nel volontariato In particolare i giovani formano la base per le attività delle parrochie a tutti i livelli Naturalmente non bisogna fare di ogni erba un fascio: ci sono giovani di ogni specie: intelligenti e stupidi, impegnati e sfaticati, egoisti e altruisti, buoni e cattivi Insomma, come sempre, in ogni tempo e in ogni luogo .
Ma il sabato è il giorno dei giovani,di quelli cioè che non si sono ancora formati una famiglia, a qualunque età appartengano

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