Gli anziani
Giovanni De Sio
Lunedì, 27 luglio 2009 (prossimo articolo:29/08/09)
Con l’urgere delle vacanze si viene a porre anche il problema egli
anziani: come lasciarli soli in città, non si può certo rinunciare alle
vacanze. Ma perchè gli anziani sono diventati un problema mentre nel
passato erano una risorsa? Cosa è cambiato ?
Cerchiamo di delineare una risposta In natura, per tutte le specie
viventi, l'invecchiamento è un processo naturale che porta alla morte
individuale facendo cosi spazio alle nuove generazioni, secondo i tempi
previsti per ogni specie.
In natura però la vecchiaia praticamente non esiste : appena appena un
essere non è più in grado di badare a se stesso, soccombe.
Nell’umanità invece le persone possono sopravvivere anche a lungo
perche aiutate e assistite dagli altri. Fino a qualche tempo fa tempo
pero l'umanità spostava di poco i termini temporali naturali. La
vecchiaia, per definizione, coincide con l'uscita dal ciclo produttivo:
le malattie e la durezza della vita, in generale, falciavano prima la
maggior parte degli esseri umani, pochi arrivavano effettivamente alla
vecchiaia e solo qualcuno restava anche a lungo in vita, ma solo
qualcuno e finchè stava bene La medicina attuale invece fa progressi
sempre più grandi: e' un grande bene ma ha pure messo in crisi il
modello naturale della vita: le persone vivono molto a lungo dopo che
non hanno più un ruolo attivo nella vita sociale e anche quando non
sono più autosufficienti
Un tempo gli anziani erano una eccezione: attualmente invece sono
tanti; nel passato quindi non costituivano un problema che è nato
invece con il capovolgimento della “piramide naturale delle età”, come
si usa dire
Combinandosi poi con il fenomeno della denatalità accade quindi che
aumenta sempre di più il numero degli anziani non più attivi e
diminuisce sempre di più il numero di quelli che debbono comunque
occuparsi di loro. Ma le persone dell’età di mezzo spesso non sono
affatto in grado di farlo
La famiglia è una istituzione centrata sulla continuità della vita. Noi
non creiamo la vita ma la trasmettiamo soltanto: riceviamo la vita e la
restituiamo ai nostri figli e dobbiamo farlo nel modo migliore possibile
E allora quello che abbiamo ricevuto di cure e di affetto dai nostri
genitori noi lo restituiamo ai nostri figli e non ai nostri genitori ma
senza comunque dimenticarci di loro
Gli anziani, i nonni passano in secondo piano (dopo i figli ) : ad essi si si provvede dopo che si è provveduto ai primi
Si dice : meglio un cattivo marito che un buon figlio: perche comunque
il cattivo marito ti rimane vicino mentre il buon figlio se ne va per
la sua strada .
Ora avviene che se la famiglia è bene organizzata, ha risorse materiali
e soprattutto spirituali cioè e' in armonia e in prosperità allora
provvede e si occupa affettuosamente anche delle terze generazioni,
altrimenti non è in grado di farlo
Ma la famiglia nel mondo d’oggi invece è essa stessa in crisi e spesso
non riesce nemmeno ad occuparsi dei propri figli. Anzi sono i nonni
che, quando sono ancora in condizione di farlo, si occupano dei nipoti
Avviene poi che persone che già sarebbero anziane debbono farsi carico
di altre persone ancora più anziane: ci sono sempre più persone che
vanno in pensione per accudire i propri genitori, un compito arduo e
faticoso che piomba loro addosso, tanto, si dice, non hanno niente da
fare. Avviene però, che questo naturale patto delle generazioni venga
meno: succede a volte che non si è ricevuto nulla da nessuno e si è
dato molto a tanti perche non sempre tutti svolgono il loro ruolo e
molti abbandonano il loro posto naturale Anche dal punto di vista socio
economico il problema è grave
Quanta parte del reddito nazionale serve per curare e mantenere gli
anziani? Quanto occorre per creare le strutture per una massa sempre
più ampia e anche sempre più esigente di anziani? La classe dei nonni
toglie forse le risorse di vita alla classe dei figli e a quella dei
nipoti? E' venuto meno il sacro patto delle generazioni?
Il cosiddetto rovesciamento della piramide della vita è un problema
gravissimo per la società: questo sarà forse la maggiore sfida del
prossimo futuro.
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