Proselitismo ed Islam
Giovanni De Sio
Lunedi,11 maggio 2009
E accaduto che un certo numero di soldati americani aderenti a
movimenti religiosi evangelici hanno distribuito delle bibbie tradotte
in lingua locale agli afgani. Il fatto è stato denunciato da siti
vicini ai talebani e poi nei giorni scorsi riportato e documentato
anche da al Jazeera, la nota emittente araba. n realtà si tratta, però
d un fatto che risale all’anno scorso: le autorità militari americane
avevano già ordinato a distruzione di quelle bibbie secondo il
principio generale che ai soldati americani è strettamente proibito
fare qualsiasi opera di propaganda religiosa nei paesi islamici.
Tuttavia ciò è bastato perchè qualche gruppo talebano rivolgesse
minacce al papa intimandogli di fare immediatamente terminare il
proselitismo in Afganistan.come se il pa potesse poi dare ordini alle
organizzazioni evangeliche Non crediamo veramente nemmeno che queste a
monacce siano effettivamente reali ma con fanatici religiosi è sempre
difficile fare previsioni
Ma al di la del fatto singolo cerchiamo di vede il problema nel suo
complesso. Qualcuno ha notato che se lo scopo della presenza
occidentale in Afganistan è quello di sostenere la democrazia e la
libertà sarebbe poi contraddittorio vietare la libertà di religione che
è la prima e la madre di ogni altra libertà.
Tuttavia è comprensibile anche che motivi di opportunità politica
sconsiglino assolutamente che opera di proselitismo possa essere fatta
da militari Ma resta il problema fondamentale della libertà religiosa
nei paesi islamici: essa è negata, si badi bene, non solo dagli
estremisti e fondamentalisti ma anche da quelli che vengono definiti
moderati e modernisti Secondo la shari'ah (legge islamica), come è
noto, il mussulmano che passa ad altra fede è addirittura condannato a
morte. Su questo principio si è basata molto del successo dell’Islam
nei secoli passati . La legge della pena di morte a chi abbandona
l’Islam è presente tuttora nel mondo islamico: qualche tempo fa, fece
scalpore la condanna a morte di un afgano che si era convertito al
cristianesimo, condanna poi non eseguite con un escamotage giuridico
per le pressioni internazionali mentre in Turchia si sono avuti vari
assassini per identico motivo.
Ora non appare accettabile che sia permesso ai mussulmani fare opera di
proselitismo presso i cristiani e non permettere il contrario
Tuttavia nemmeno possiamo noi occidentali invocare il principio di
reciprocità e quindi vietare il proselitismo islamico nei paesi
cristiani perché quello cristiano non è ammesso in quelli islamici:
sarebbe negare la nostra libertà. perche in altri paesi non vi è
libertà: possiamo solo protestare e porre in risalto la mancanza di
liberta in quei paesi
Quello però che ci sembra assolutamente da rigettare è che non sia
possibile fare proselitismo religioso nei nostri paesi verso i
mussulmani perche questo sarebbe contrario alle buone relazioni con gli
islamici Sarebbe abdicare sia ai nostri principi di liberta di
religione e della manifestazione del proprio pensiero sia un venir meno
alla ragioni stessa della Chiesa che ha come suo carattere fondamentale
la predicazione dell’evangelio a tutte le genti senza alcuna esclusione
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