MATRIMONI ISLAMICI
Giovanni De Sio
Lunedi, 4 maggio 2009
Secondo le statistiche nei matrimoni fra italiani uno su cinque
fallisce (e sono tanti, purtroppo) ma in quelli misti ben quattro su
cinque falliscono: una probabilità quindi altissima
Certo il dato andrebbe approfondito, per esempio, considerando che un
certo numero di matrimonio misti sono finzioni giuridiche per ottenere
la cittadinanza: ma il dato e' significativo di per se e nessun dubbio
che i matrimoni misti hanno maggiore probabilità di fallire.
Prendiamo in considerazione in questa sede il matrimonio di donne
italiane con uomini islamici : il contrario, come è noto è vietato
dalla legge islamica che è cosa già significativa
Certo tutti i matrimoni presentano rischi di dissolvimenti perche la
realtà spesso e’ tanta diversa a quella immaginata: qualche pessimista
pensa che se ognuno, quando si sposa, si rendesse conto veramente di
quanto sta facendo forse l'umanità sarebbe finita da un bel pezzo Ne è
da pensare che necessariamente un matrimonio con un islamico non possa
essere felice e riuscire anche perfettamente
Ma il problema è statistico con tutti i limiti e la forza oggettiva delle statistiche.
La spiegazione appare semplice : la convivenza matrimoniale, già
difficile fra appartenenti alle stessa cultura, diventa più difficile
se le culture sono diverse in modo particolare se diversa e' la
concezione del ruolo femminile ,come avviene per quella islamica Non si
afferma in particolare che il marito islamico sia di per se peggiore,
nè che ami meno sua moglie: il fatto oggettivo e' che il ruolo
femminile nell’islam è molto diversa da quello occidentale e cristiano
Si legge infatti nel corano:
"Gli uomini sono preposti alle donne, a causa della preferenza che
Allah concede agli uni rispetto alle altre e perché spendono [per esse]
i loro beni.
Ammonite quelle di cui temete l'insubordinazione, lasciatele sole nei
loro letti, battetele. Se poi vi obbediscono, non fate più nulla contro
di esse. Allah è altissimo, grande
Sura IV An-Nisâ' (Le Donne )
Poichè questa sono credute parole dirette di Dio, il buon mussulmano se
ritiene che sua moglie non sia abbastanza ubbidiente, non tanto può,
quanto deve punirla:è suo dovere, la moglie lo accetterà (un pò come da
noi un genitore che mette in castigo il figlioletto un po discolo).
Niente di strano: questo avveniva un pò dappertutto,in parte anche da
no: ma sono dei fatti di cui tener conto, non c’entra nulla il
razzismo, il pregiudizio, la intolleranza
Va poi tenuto presenta anche il punto di vista giuridico.
Lo Stato con l'istituto del matrimonio da' alcune garanzie non
sull'amore (certamente no) ma su fatti economici e giuridici che, se
finisce l'amore, diventano molto importanti.
Il problema e' che la diversità degli ordinamenti non viene percepita
da molte donne che credono di aver contratto un "normale" matrimonio e
invece si trovano in situazioni impreviste: la cronaca riporta molti
casi del genere spesso molto dolorosi Facciamo qualche esempio Nel
nostro diritto non si possono apporre delle clausole al matrimonio che
è regolato solo dalle leggi: nel diritto islamico invece il matrimonio
è un vero e proprio contratto attraverso il quale negli ultimi tempi le
donna inserisce clausole che ne migliorano la posizione.
Nel diritto islamico esiste il matrimonio temporaneo: alcune donne
quindi credono di aver contratto un vero e proprio matrimonio
ma in realtà hanno solo contratto uno temporaneo (qualcosa di simile
alla nostra convivenza di fatto ) che non da nessuna garanzia.
Il divorzio è concesso all’uomo in base a una semplice manifestazione
di volontà ( espressa anche per sms ) mentre la donna deve presentare
dei motivi che siano riconosciuti gravi dal giudice
Il problema più doloroso però è il rapporto con i figli: in Occidente
l’affidamento viene dato di regola alla madre tranne casi eccezionali.
Secondo il diritto islamico invece i figli apprtergono al padre e solo
fino ai nove anni possono essere affidati alla madre: la conseguenza è
che molte madri si vedono private dei loro figli e non sono nemmeno più
in grado di vederli, con complicati contenziosi internazionali e
immenso dolore
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