Freud e gli antenati
Giovanni De Sio
Lunedi, 20 aprile 2009
Nell’opera “totem e tabu” Freud, il fondatore della psicanalisi elaborò una singolare teoria sull’origine della religione
Egli sostenne che nei tempi antichi vi fu un solo padre prepotente,
geloso, che teneva per sé tutte le femmine e che scacciava i maschi man
mano che crescevano.
Un giorno i fratelli scacciati si riunirono, uccisero il padre e lo
divorarono, appropriandosi così di una parte della sua forza.
La religione sarebbe nata dal senso di colpa dei figli, come un
tentativo di attenuare questa sensazione e di riconciliarsi quindi con
il padre offeso divinizzandolo
Molto mi meraviglio che storielle di questo genere possano essere state
credute vere da tante persone e per tanto tempo e che magari ancora
qualcuno possa dare ad esse un qualche credito
Si tratta di una ipotesi contraddittoria, impossibile nella realtà e smentita chiaramente dai fatti
E' contraddittoria perche fa nascere la coscienza morale dalla
introiezione della figura paterna e la introiezione della figura
paterna dal senso di colpa (cioè dalla coscienza morale )
E’ impossibile nella realtà perché, per avere un effetto sulla umanità
intera non può trattarsi di un fatto eccezionale ma deve essersi
ripetuto regolarmente per lunghi periodi ma una società siffatta non
avrebbe potuto sussistere a lungo
E’ poi contraria a tutti i fatti conosciuti fino ad ora in quanto in
nessuna cultura e' stato mai riscontrata un fatto simile
Soprattutto pero è errata perchè presuppone una stadio intermedio fra
la animalità e l’umanità che non è mai esistito come ogni ricerca
antropologica ha chiaramente mostrato. L’uomo è sempre un uomo in tutti
gli stadi della sua esistenza, in tutte le culture dalle più primitive
ed isolate a quelle più evolute e moderne: ha sempre gli stessi
sentimenti, e soprattutto ha la coscienza, ha il senso del bene e del
male anche se esso può obbiettivarsi e realizzarsi nei modi più diversi
e anche contraddittori.
Pensare che possa mai essere esistita una fase dell’umanità in cui gli
esseri umani fossero privi di regole culturali nelle loro attività
sessuali come in tutte le altre attività importanti è priva di ogni
fondamento.
Per altro è vero che la religione può essere messa in stretta relazione con il culto degli antenati ma in tutto altro senso
Infatti la base della religione non è solo incentrata sull’idea che
debba esistere un creatore e un ordinatore dell’universo come
spiegazione più evidente e immediata dell’esistenza del mondo e
dell’ordine del mondo ma anche sul fatto che si ritiene che la vita non
finisca del tutto con la morte. Spesso anzi l’idea di dio resta sullo
sfondo perchè poco di Lui si riesce a comprendere ma si crede che, il
mondo non si esaurisce nella materia e che quindi accanto al mondo
materiale, esiste quello degli “spiriti" :in questo, naturalmente, si
collocano anche gli spiriti dei defunti e segnatamente degli antenati
Appare quindi assolutamente logico che ci si aspetti che essi diano
protezione e aiuto ai propri figli e che questi tributino loro rispetto
E’ una credenza che troviamo in tutte le culture, dai Lari dei Romani
alle tavolette degli antenati dei cinesi, dalle culture primitive alle
religioni attuali Il cattolicesimo condivide questa quasi universale
credenza e infatti pone una continuità fra il mondo dei vivi e quello
dei morti con la possibilità che si possa interagire attraverso la
preghiera: i vivi per i defunti e i defunti per i vivi
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