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Problemi e società

IL DIO PERSONALE

Giovanni De Sio

Lunedi,6 aprile 2009.
Non in tutte le religioni si i riconosce la esistenza di un dio “personale”. Con questa espressione si intende che Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza e che quindi, Egli ha, come l’uomo, anche se in massimo grado conoscenza del modo e volontà di agire in esso. In molte religioni invece Dio è considerato un ente impersonale cioè uno forza ordinatrice e creatrice del mondo ma che non ha conoscenza e volontà
Possiamo anzi dire che solo le religioni basate sulla bibbia ( cristianesimo, islamismo e ebraismo) hanno concezione personali di Dio mentre la generalità delle altre forme religiose si rifanno a una concezione impersonale della divinità.
In realtà però in questo caso l’idea di Dio rimane nello sfondo e a volte non viene nemmeno presa in considerazione: infatti se Dio è qualcosa di impersonale non interviene allora nelle cose umane e non è possibile rivolgersi ad esso: pertanto in realtà diviene una teoria scientifica o filosofica che incide molto poco sull’uomo stesso e sul suo vissuto.. In fondo non è poi molto importante per l’uomo comune sapere se l’ordine che vede nel mondo dipende dalla natura stessa o da un ente distinto da essa , o da una qualsiasi combinazione dei due concetti. La domanda fondamentale che l’uomo per natura si pone è quale sia il proprio destino, se la vita continui o meno dopo la morte,se esiste un fondamento del bene, se quello che accade nel mondo abbia un senso o sia semplicemente espressione del cieco caso
Da questo punto di vista l’idea di un dio impersonale corrisponde sostanzialmente all’ateismo: l’uomo infatti rimane solo su questa terra, non in rapporto con il creatore i, non ha sperare nulla, non vi vede alcun fondamento del bene e del male Infatti le religioni che pensano a un dio impersonale in effetti riempiono il mondo al di la di quello materiale di esseri spirituali intermedi di ogni specie, di dei, di demoni,di spiriti nobili o malvagi , di anime di uomini. In sostanza il fedele in questo caso si rivolge alla folla di spiriti intermedi che costituiscono il vero referente soprannaturale al posto del Dio irraggiungibile . Si sostituisce cosi alla fede in Dio un sterminata folla di spiriti, una serie di superstizioni, di favole e leggende, alla preghiera si sostituisce spesso la pratica magica
Cosi avviene nel Buddismo con i Bottishava , nell’ induismo con gli dei e per fare un esempio più noto il mondo nel mondo greco romano con un serie di dei di ninfe e satiri che si comportano grossolanamente come gli uomini e non dei migliori L’idea di Dio come persona è necessaria per una fede elevata e razionale che veda in Dio l’autore di ogni cosa, la base del bene e il garante della giustizia e soprattutto del destino immortale dell’uomo.

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