La TV e la scoietà Giovanni De Sio La TV specchio della società Domenica, 9 novembre 2008-------Molto comune è l’idea che la TV (e i mass media, in generale) siano i principali responsabili della decadenza morale e anche dell’ignoranza che si diffondono nella nostra società. Ciò è vero ma solo entro certi limiti e condizioni che vanno attentamente esaminati La TV non e’ un potere estraneo che si impone a dall’esterno: non è la parte attiva e noi tutti la parte passiva. In una società aperta nella quale i canali TV sono in concorrenza, la TV si adegua alla gente molto più di quanto la gente si adegua alla TV . Se le scemenze come reality e telenovelas predominano su programmi educational è perche le gente li predilige e con il telecomando stabilisce (con il mitico share ) cosa debba essere trasmesso e cosa no. Non è tanto vero che la gente guardi le telenovelas perche le trasmette la TV ma piuttosto il contrario In TV passano anche programmi di buon e ottimo livello culturale ( Superquark, Ulisse, “ La storia siamo noi” ,per ricordare qualche titolo) ) vi sono dibattiti culturali e politici a tutti i livelli. Vi sono anche programmi adatti ai più giovani, a cominciare dai teletabis per i più piccini a quelli scientifici per gli adolescenti Anche sul piano religioso hanno ampio risalto gli interventi del papa e delle altre autorità, le manifestazioni religiose ( a esempio i viaggi papali) Il fatto che si segua certi programmi invece di altri non è imputabile alla TV ma agli spettatori, anzi la scelta stessa dei programmi della TV è sostanzialmente in funzione della scelta degli utenti. Anche poi l’efficacia dei messaggi televisivi va fortemente ridimensionata Tutti gli studi più recenti evidenziano infatti un rapporto più complesso di interazione che è poi la conseguenza di un diverso modo di intendere la interazione umana a tutti livelli anche a quello pedagogico e familiare L'idea che vi sia una parte attiva e una passiva nella comunicazione è una teoria ormai superata nella moderna psicologia e sociologia che parla invece sempre di una reciproca influenza Anche quindi nella TV non è vero affatto che vi sia una passività dello spettatore In realtà infatti questi non solo sceglie il programma ma anche lo comprende e lo interpreta a partire de alle sue opinioni pregiudizi tendenze. Noi accettiamo i messaggi che giaà condividiamo , rigettiamo o più semplicemente non recepiamo nemmeno quelli che non condividiamo. L’impressione della forza persuasiva della TV dipende dal fatto che noi vediamo che certi modelli della TV sono tanti diffusi nella società senza renderci conto che vengono presentati in TV proprio perche sono tanto diffusi nella società L'dea che la TV possa manipolare la gente è un mito: in realtà possiamo dire che la TV sia lo specchio della società Possiamo pensare a un modello TV educativo che si ponga cioè come compito proprio di mostrare valori e verità : ma questo modello non è realistico e nemmeno auspicabile in una società democratica e pluralistica come la nostra. E’ la gente che deve saper scegliere : la battaglia della TV si combatte al ricevente non all’emittente Il compito educativo spetta alla famiglia e alla scuola non può essere demandato alla TV che non deve diventare mamma e maestra come purtroppo spesso accade Se vogliamo avere una buona TV, puntiamo sulla famiglia e sulla scuola, -------------- Per critiche e commenti forum@giovannidesio.it ---------- Per approfondimenti: www.giovannidesio.it (§) |