Il Papa americano

Giovanni De Sio

Sabato,,26 aprile 2008---

Ormai da quasi trenta anni tutti i viaggi del Papa sono dei grandi successi. Le folle plaudenti che accoglievano Papa Woytila potevano essere ascritte, almeno in parte, al suo personalissimo e irripetibile carisma : la novità della nazionalità polacca, le persecuzione subite prima del nazismo e poi del comunismo, il suo entusiasmo “giovanile” , la fede semplice ma certa e da ultimo la sua infermità e sofferenza portata con rassegnazione e coraggio. Papa Ratzinger ha diversa storia: un grande uomo di cultura che non ha vissuto particolari esperienze drammatiche, nè ha particolari attitudini di rilievo mediatico ma l’entusiasmo delle folle è lo stesso a testimonianza che non si tratta del successo di un uomo particolarrr, per quanto grande ma del rinnovarsi profondo di una domanda di fede che percorre il modo intero Il viaggio in America però è stato qualcosa di più degli altri. il settimanale Time, ha dedicato la copertina alla visita di Benedetto XVI negli Stati Uniti definendolo “Il Papa americano”a sottolineare bene il particolare rapporto di sintonia che si è manifestato fra il Papa e l’America Il Papa ha chiuso definitivamente un contrasto durato quasi due secoli ribadendo ancora una volta che la democrazia e la liberta che per prime fiorirono in America sono conquiste positive e irrinunciabili dell’umanità da preservare, difendere e possibilmente da diffondere (ovviamente non con la forza militare). Il fatto che gli ideali democratici furono affermati e diffusi da correnti religiose protestanti fieramente avverse al cattolicesimo orami è storia passata: l’America protestante ha anche essa dismesso quasi del tutto il suo pregiudizio “ anti papista” e la collaborazione con i cattolici è aperta e sincera. Lo stesso Bush che è un born again (“ rinato alla fede”, secondo la terminologia radicale protestante) non nasconde certo la sua personale ammirazione e simpatia verso il Papa che è andato a ricevere personalmente e calorosamente all’aeroporto andando ben al di la del protocollo. Il Papa Ha affermato con forza che la libertà è sempre nuova , non è mai conquistata una volta per sempre, che essa esige il coraggio di impegnarsi nella vita civile, di mettere in discussione nel dibattito pubblico le proprie credenze religiose e i propri valori D’altra parte ha ribadito, con altrettanta forza che la democrazia è un metodo di confronto che ha bisogno di contenuti etici e di verità senza i quali diventa un vuoto formalismo. Se con il relativismo etico pensiamo che ogni idea sia sempre giusta e vera ( oppure “ mai” vera e giusta , che è la stessa cosa) allora non si vedrebbe quale confronto reale ci potrebbe essere nella democrazia: il confronto implica sempre il riconoscimenti di valori di bene e di verità senza i quali diventerebbe una semplice ed inutile esercitazione oratoria senza senso. D’altra parte, come il Papa ha ricordato, la democrazia in America potè fiorire soltanto perche i Padri Fondatori affermarono che i i leader politici debbano essere guidati dalla verità e dalla saggezza, dai principi morali nelle decisioni che riguardano la vita e il futuro della Nazione Non per niente il punto focale della Dichiarazione dei Dichirazione di Indipendenza del 1776 dell’uomo è .” We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable rights, that among these are life, liberty and the pursuit of happiness (Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la ricerca della Felicità) Come si vede l’ispirazione è religiosa e non a caso: è l’idea religiosa della creazione e quindi della uguaglianza e dignità di tutti gli uomini a prescindere da particolarismo che è l’idea fondante della democrazia della liberta, dei diritti umani ---------------------------

 Per critiche e commenti forum@giovannidesio.it ----------

Per approfondimenti: www.giovannidesio.it (§)