Interferenze politiche Giovanni De Sio Lunedi,7 aprile 2008------------------C’è sempre qualcuno che in occasione di interventi pastorali del Clero o del Santo Padre sostiene che la Chiesa in questo modo interferirebbe negli affari politici, che la laicità dello stato sarebbe violata e via di questo passo. Prescindiamo dal fatto che la laicità dello stato non significa e non può significare che gli esponenti religiosi non possano liberamente parlare a tutti quelli che li vogliano ascoltare: sarebbe la negazione della democrazia e della stessa laicità A noi sembra pero che nei temi etici come, per esemplificare, il divorzio, l’aborto, le sperimentazioni sugli embrioni in realtà sia la politica o meglio i partiti politici ad esercitare sostanzialmente una interferenza ingiustificata Infatti I partiti politici si raccolgono intorno a programmi economici sociali come tasse, lavoro, sicurezza politica estera: quando ci troviamo di fronte a temi etici essi quindi non sono rappresentativi degli elettori. I cittadini nel votare guardano infatti ai programmi politici : le opinioni riguardanti l’etica non sono omogenei ad essi. Si può essere più o meno favorevole a una politica liberista o a un maggiore intervento statale: ma questo ha poco o niente a che fare con l’aborto e le sperimentazioni embrionale Occorrerebbe allora che i partiti in quanto tali e il governo espressione dei partiti facessero un passo indietro e non interferissero in tali temi. Poichè ogni provvedimento deve essere comunque preso dal parlamento si dovrebbe votare senza linea di partito , in coscienza, come si dice. Su questi temi dovrebbero invece pronunciarsi associazioni, comitati a- partitici: naturalmente anche i rappresentanti religiosi perche ogni religione ha una sua visione etica da proporre Ritengo quindi che siano i partiti e non la Chiesa a ingerirsi in un campo non proprio con il risultato di strumentalizzare temi cosi delicati Infatti ponendosi il problema come politico ( e di governo) accade che poiche cattolici e laici sono presenti in tutte e due gli schieramenti la decisioni su questi temi cosi delicati diventino un mezzo per indebolire o rafforzare questo o quel governo e in linea generale si finisce con paralizzare qualsiasi innovazione La laicità significa che nessuno può essere costretto a professare una religione (o nessuna religione) e quindi costretto a fare (o non fare) atti di culto: questo pero non significa che i fedeli (analogamente ai non fedeli) non possano organizzarsi per fare valere le proprie opinioni anche al di fuori dei partiti : sarebbe la negazione della democrazia ---------------------------- Per critiche e commenti forum@giovannidesio.it ---------- Per approfondimenti: www.giovannidesio.it (§) |