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Problemi e società

PERENNITA’ DEI VALORI

Giovanni De Sio

PERENNITA’ DEI VALORI Lunedi,3 marzo 2008-------------------------------Una dei problemi fondamentali nell’intendere la morale è che essa appare molto diversa da cultura a cultura e, anche, nella stessa cultura, da tempo a tempo. Se gli uomini in tempi e luoghi diversi credono che siano giuste cose diverse allora si potrebbe concludere che non esiste nessuna legge fondamentale nell’uomo e che quindi la morale è solo una espressione di una determinata cultura in un determinato momento storico: non esiterebbero quindi valori universali cioè proprio dell’uomo una morale naturale , come afferma invece la dottrina della Chiesa . Effettivamente la obiezione appare fondata: per un mussulmano avere molte mogli è cosa lecita mentre la monogamia è regola assoluta in Occidente e anche nello stesso cristianesimo il modo di intendere la famiglia, l’amore coniugale, il rapporto con i figli è cambiato grandemente nel tempo. Ci sembra che il punto fondamentale interpretativo del problema è che bisogna, però, tener presente è che l’agire degli uomini è determinato, oltre che dai principi, anche dalle circostanze in cui quei principi trovano applicazione. Se ogni genitore cerca di educare i propri figli (principio generale), però i contenuti e i modi dell’educazione cambiano grandemente secondo le circostanze: una civiltà di cacciatori insegna a cacciare, una industriale avanzata una complessa cultura tecnico scientifica, un tempo si riteneva che tutta la educazione dovesse basarsi sull’autorità ora si da più importanza alla libertà e al dialogo. Il principio generale sempre valido, quindi, per tutti è che bisogna educare i propri figli ( valore universale) ma il modo in cui tale principio viene applicato dipende dalle circostanze concrete e particolari Se infatti i valori sono universali tuttavia essi non possono essere applicati meccanicamente ed uniformemente ma debbono essere calati in ogni circostanza. Non bisogna pero pensare alle circostanze in modo oggettivo come fosse possibile determinare quello che è vero e quello che falso di una realtà perchè in realtà si tratta sempre di una nostra interpretazione : se due persone sono in contrasto non necessariamente seguono principi diversi ma il più delle volte accade che diano della realtà concrete interpretazioni molto diverse. Certamente noi non sappiamo mai con sicurezza in una determinata circostanza quello che è giusto e quello che non lo è, e non sappiamo mai quali risultati avrà una nostra azione: anzi spesso il caso fa si che sia il contrario di quello che ci aspettiamo Nella vita di tutti i giorni si lavora e ci si sacrifica perche si ritiene doveroso portare aventi la famiglia: si cerca in ogni modo di incoraggiare i figli a studiare nella generica previsione che questo aiuti ad avere una vita migliore, la qualcosa è ben lontano dall'essere una certezza, anzi, Si tratta di un principio generale che ispira logicamente e ragionevolmente la azione degli uomini Perche noi agiamo secondo quello che ci pare bene e opportuno, pur sapendo che non siano sicuri ne dell'uno ne dell'altro: la condizione umana è una condizione di incertezza . Ma anche l'incertezza ha le sue regole e le sue certezze In realtà possiamo concludere partendo dal nostro esempio che i valori umani siano eterni e universali: ma la loro applicazione dipende dalle circostanze E’ la dottrina che il pensiero personalistico cattolico definì come “inveramento dei valor”i: i valori sono eterni e universali ma la loro realizzazione è sempre contingente alle situazioni specifiche e determinate, . ----------------------- Per critiche e commenti forum@giovannidesio.it ---------- Per approfondimenti: www.giovannidesio.it (§)