Pubblicato su www.cattolici.net sabato,9/7/05 HOME
Visite n 27443 ATTENTATI A LONDRA di: Giovanni De Sio
Ancora una volta siamo a contare i morti e i feriti, vittime ignare di una follia omicida che viene da un mondo oscuro e lontano. Ma allora tutti gli sforzi per combattere il terrorismo sono stati vani ? Molti se lo chiedono. Occorre però fare qualche riflessione più approfondita e soprattutto pacata che prescinda dalla comprensibile emozione del momento. In realtà dopo l’11 settembre abbiamo avuto altro due attentati devastanti : quello di Madrid e il presente di Londra. Certo molto gravi, visti in assoluto. Tuttavia poniamo mente alle minacce fatte dal bin Laden e seguaci ; si disegnavano scene apocalittiche, con un terrorismo diffuso e generale tanto che l’America e l’Occidente in generale sarebbero “sprofondati”. In realtà le minacce non erano pure fantasie di esaltati: effettivamente se un numero anche modesto di islamici avesse seguito la linea di bin Laden effettivamente le nostre società occidentali molto evolute e complesse e per questo vulnerabili sarebbero entrate in una profonda crisi. I terroristi avrebbero potuto colpire trasporti, centri commerciali, fabbriche e quanto altro e qualunque misura di sicurezza sposta semplicemente l’azione verso altri bersagli. Ma tutto ciò non è avvenuto. Per quanto gravi gli attentati di Madrid e di Londra appaiono episodi marginali, isolati che hanno, è vero, una risonanza profonda, diremmo eccessiva, nella opinione pubblica ma di per se non sono certo in grado di paralizzare la nostra società. C’è chi teme oggi dì andare in metropolitana: ma se teniamo conto che soltanto in Italia vi sono circa 8.000 morti e 200.000 feriti all’anno in incidenti stradali appare evidente che è molto più pericoloso prendere l’auto per andare al lavoro che essere colpito in un attentato in treno. Consideriamo che il fine del terrorismo alla bin Laden era di rovesciare i governi laici e moderati dei paesi islamici e sostituirli con emirati islamici: una tale prospettiva appare oggi ormai del tutto impensabile: possiamo dire quindi che il disegno politico che stava dietro il terrorismo ormai è completamente fallito. Tuttavia il terrorismo non è cosa facile da sradicare: anzi è ipotizzabile che gli attentati continueranno per un periodo anche lungo. Anche il terrorismo basco e nord irlandese ha continuato per decenni a seminare morte e distruzione e addirittura in Italia sono riapparse le Brigate Rosse che parevano appartenere a tutta altra epoca. Il fatto è che il terrorismo è un fenomeno che si autoalimenta molto lungamente anche dopo che i suoi fini appaiono ormai del tutto svaniti. Troveremo sempre un piccolo numero di persone ancora convinte della possibilità dell’indipendenza basca e di poter innescare la rivoluzione comunista in Italia. E ‘ quasi un problema di statistica: come fra milioni di persone troveremo sempre maniaci sessuali cosi troveremo sempre fanatici religiosi . Al terrorismo è mancato una elemento fondamentale: lo scontro fra Islam e cristianesimo. Anche se gli integralisti definiscono gli americani presenti in Medio Oriente “ crociati” appare sotto gli occhi di tutti che non sono affatto rappresentanti di una religione o di una civiltà ma solo di un paese, di una certa politica ( che si possa poi condividere o meno è altro problema). La differenziazione fra fatti politici e fatti religiosi è stata segnata innanzi tutto da Papa Giovanni Paolo II con i suoi appassionati appelli alla pace nei quali è confluito tutto il suo immenso prestigio morale. Da tutti gli ambienti religiosi non solo cattolici ma anche protestanti si parlato allo stesso modo . Bisogna anche dire che la maggior parte del mondo mussulmano si è mosso sulla stessa linea non accettando la confusione fra lotte politiche e lotte religiose. Gli iman estremisti fanno notizia, è vero, ma si tratta pure di una piccola minoranza. Non è in atto uno scontro fra religioni: gli appelli alla Jihad (guerra santa) appaiono pertanto sempre più fuori luogo e perdono sempre più forza e con esso il terrorismo. Temiamo però che le sue azioni durino ancora a lungo, purtroppo. Per critiche e commenti: giovannidesio@libero.it Per approfondimenti www.giovannidesio.it
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