Pubblicato su www.cattolici.net lunedi,4/7/05 HOME
Visite n 31849 SCOLASTICISMO di: Giovanni De Sio
Qualche giorno fa mi capitò di assistere a un dialogo fra una insegnante e una madre. L’insegnante si lamentava piuttosto animatamente della condotta di un alunno e la madre a un certo punto, un pò indispettita, rispose che la colpa dell’accaduto era anche della scuola che evidentemente non aveva ben funzionato Episodio banale dovuto un pò al nervosismo di due donne ma che pone pure problema educativi e sociali certo non banali . La affermazione della mamma non era priva di fondamento: tuttavia il problema non può essere risolto semplicisticamente e merita un attento approfondimento che coinvolge le funzioni della famiglia, della scuola e delle altre agenzie educative. Un elemento da porre in risalto è che la famiglia si trova in difficoltà nella educazione dei figli. Essa stessa spesso è in crisi , non più stabile per il dilagare delle separazioni di divorzi , con poche figure di riferimento per il lavoro sempre più prolungato di entrambi i genitori. Manca soprattutto quella che viene definita famiglia allargata cioè una cerchia di familiari di amici, di vicini ampia e articolata nella quale il bambino possa trovare un ambiente accogliente. In questa situazione la soluzione viene individuata nella scuola alla quale si delega in pratica la maggiore responsabilità della educazione dei figli. D’altra parte in generale nella società contemporanea vi è la tendenza a delegare altri per i compiti che un tempo spettavano in prima persona agli interessati : avviene anche per gli anziani, gli handicappati, i poveri, gli ammalati . Allora la domanda è se la scuola è in grado di sostituire sostanzialmente l’opera della famiglia. Vi sono scuole diverse di diverse valore. In genere nelle inchieste internazionali le nostre scuole primarie fanno bella figura ma quelle medie e superiori scendono inesorabilmente verso i livelli bassi della classifiche internazionali. Si può pensare allora che almeno la scuola di base possa dare una solida educazione e che bisognerebbe riformare le scuole superiori. Tuttavia i dati ricordati riguardano essenzialmente, anzi esclusivamente, la preparazione culturale: essa è cosa distinte della formazione morale anche se certamente non è indifferente ad essa. Anche ammesso che riuscissimo a migliorare in modo sostanziale l’efficienza delle nostre scuole potemmo poi pensare di affidare ad esse la educazione dei nostri figli? Non ci sembra che la risposta possa essere positiva. La scuola infatti in uno stato democratico e pluralistico, come il nostro, deve rispettare i credi etici e religiosi di tutti i cittadini. Per presentare dei valori quindi la scuola deve richiamare quelli accettabili da tutti o quasi. Si parla allora di valori condivisi: in realtà però questi sono principi abbastanza generici che tutti possono poi accettare proprio perché sono tanto vaghi che in effetti nessuno li mette indubbio . Ma in realtà questo modo di procedere sfugge alle vere scelte impegnative, ai valori forti e concreti per rifugiarsi in una specie di retorica esaltazione di ciò che in linea di principio e senza effettivo contenuto può essere da tutti approvato Per fare un esempio possiamo insegnare ai ragazzi che la famiglia è cosa buona e che è un valore da rispettare. Ma poi non riusciamo a dire quale sia il ruolo dei singoli membri di essa, che fine debba avere,se essa ha un valore religioso ed etico o si basa solo sulla volontà personale, quali debbano essere i comportamenti, se essa debba essere stabile o se si può sciogliere a piacimento, nemmeno se deve essere fondata di due persone di diverso sesso. Ma allora quando parliamo ai ragazzi di famiglia di che parliamo se vogliamo rispettare tutti i credi e tutte le visioni della famiglia ora correnti nel nostro paes?. Diciamo pure forse più realisticamente che il più delle volte l’insegnante in assenza di principi riconosciuti presenta la sua personale e arbitraria visione etica come quella vera, unica e indiscutibile. Nel passato istituzione educative sostituirono di fatto le famiglia nella educazione : ma esse potevano basarsi su principi che se non certi e sicuri pur tuttavia come tali venivano sentiti e presentati: ma la nostra scuola anche se fosse riformata ed efficientissima non potrebbe dare quei valori che proprio per la sua costituzione natura non può avere. La famiglia è sempre stata il luogo dell’educazione per eccellenza. Questo è vero ora più che mai.
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